Solo due vigili a presidio delle strade e parcheggi chiusi. Il sindaco: intervenga il Prefetto
Meta - Alla prova generale dell’estate la prima vittima è stata la vivibilità. Auto incolonnate in direzione delle spiagge, parcheggi chiusi per pericolo caduta massi nella zona di Alimuri, porto già pieno di veicoli fin dalle prime ore del mattine, strade di accesso al litorale chiuse per limitare i disagi. E poi migliaia di «pendolari del mare» in transito tra la stazione della Circum ed il mare per tutta la giornata con disagi per i residenti ed ingorghi soprattutto nel centro storico. A tutto questo vanno aggiunte le aggressioni al personale addetto alla sorveglianza dei parcheggi e le risse all’entrata ed all’uscita dell’ascensore che sono state all’origine di danneggiamento all’impianto che collega il porto con la piazza sovrastante. Controlli? Due vigili urbani in servizio la mattina ed altrettanti il pomeriggio con il supporto di un’auto dei carabinieri della stazione di Piano. «Da soli possiamo fare veramente poco e chiederò immediatamente l’intervento della prefettura per coordinare gli interventi da parte di tutte le forze dell’ordine disponibili», dice il sindaco Bruno Antonelli. Gli fa eco il vicecomandante dei vigili urbani Giuseppe Maresca: «Con cinque vigili effettivamente addetti al servizio esterno è impossibile garantire una sorveglianza completa soprattutto nei fine settimana». Già, perché con le forze a disposizione al massimo ci sono disponibili due «caschi bianchi» per turno e nel caso di ferie o malattie il numero si riduce. «Il vero problema è l’improvvisazione e la mancanza di programmazione con la quale si affronta la questione della sicurezza estiva: se i vigili sono pochi ed è necessario richiedere l’intervento delle altre forze dell’ordine non lo si può scoprire dopo un fine settimana d’inferno durante il quale è stata messa a rischio l’incolumità di tanti cittadini di Meta», attacca dall’opposizione Giuseppe Tito. Polemiche politiche parte, resta il dato che per due giorni quanti risiedono tra la stazione e la fascia litoranea di fatto sono rimasti ostaggio del fiume di bagnanti diretti al mare. Schiamazzi, invasioni di carreggiata, rifiuti ad ogni angolo e sotto i portoni hanno caratterizzato il weekend dei residenti in via del Salvatore, via Marconi, via Cosenza e via Caracciolo. «Domenica scorsa dopo aver provato ad uscire con l’auto dal garage ed in seguito alla vera aggressione da parte delle comitive che hanno cominciato a prendere a calci la vettura abbiamo rinunciato trascorrendo l’intera giornata chiusi in casa», dice Anna De Martino, residente nel tratto centrale di Via Cosenza, una delle «zone rosse» in quanto punto di transito obbligato per coloro che sono diretti a mare. A complicare la situazione sul fronte vivibilità, poi, si è aggiunta l’emergenza-parcheggi scoppiata lungo il litorale a causa della chiusura della piccola area di sosta della Conca per rischio-crollo. La conseguenza è che al momento l’unico spazio disponibile è quello sul porto che, però, nonostante le ragguardevoli dimensioni non riesce ad accogliere tutte le auto che arrivano nel weekend. (Francesco Aiello il Mattino)
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