Presente il magistrato Raffaele Cantone della Direzione Distrettuale AntimafiaVico Equense - “La cittadinanza è l’invenzione più interessante dell’Occidente”. Questo il concetto, espresso da Franco Cassano in“Homo Civicus”, che è diventato il conduttore del convegno - dibattito “La Costituzione: un ponte tra passato e futuro”. Ad organizzarlo, il primo Circolo Didattico di Vico Equense, guidato dal dirigente scolastico Maria Rosaria Pirro Titomanlio, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Vico Equense. Un’occasione di riflessione, a cui ha partecipato un pubblico entusiasta. Dopo gli indirizzi di saluto di Giuseppe Guida, vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione, Raffaele Esposito, assessore alle Politiche Giovanili, e Francesco Coppola, assessore all’Edilizia Scolastica, hanno preso la parola i bambini delle classi seconde e quarte. I ragazzini, dopo aver illustrato la storia della Costituzione, hanno riprodotto situazioni concrete nelle quali l’affermazione dei diritti e dei doveri della Carta Fondamentale della Repubblica italiana diventa imprescindibile per il rispetto della propria identità di uomini liberi e membri della comunità. “La costituzione è un mattone di ferro, di sangue e di terra. È il mattone sul quale si regge il palazzo Italia”, ha recitato una bambina. Un’espressione toccante, ripresa dalla penalista Elena Coccia, del Direttivo Nazionale dei Giudici Democratici, nel suo appassionato intervento in difesa della Costituzione. “La carta costituzionale è un patto, non va toccato – ha detto l’avvocato -. È viva, è pulsante, rappresenta la base non solo del nostro ordinamento, ma anche del nostro essere uomini e donne libere in un Paese che ripudia la guerra, la fame, la diseguaglianza sociale”. A seguire, poi, l’intervento del magistrato Raffaele Cantone, noto per aver inferto un colpo mortale al clan dei Casalesi. “La Costituzione non è uno strumento obsoleto – afferma il pubblico ministero -. Non c’è nulla di più attuale, nulla che possa formare la nostra personalità in modo così definito. Questa ci trasforma da sudditi in cittadini. Ritornare alla Costituzione significa diffondere una cultura dei diritti, significa affermare la volontà di vivere nella legalità. Parte da qui la lotta alla camorra, dal rifiuto dell’omertà e della connivenza. Far rispettare il patto sociale significa combattere, attraverso la prevenzione, la criminalità organizzata”. (Francesco Di Maio Portavoce del Sindaco)
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