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sabato 13 giugno 2009

Scala scrive a Santangelo: “Sul San Leonardo troppe domande aspettano risposte”

Regione Campania - La vicenda della recente apertura del reparto di Pediatria all’Ospedale San Leonardo di Castellammare, costringe di nuovo Antonio Scala, capogruppo regionale di Sinistra e Libertà a chiedere un intervento delle istituzioni regionali. “Non è la prima volta che pongo alla Sua attenzione le disfunzioni che si lamentano nella struttura ospedaliera di Castellammare”. Così inizia la lettera inviata oggi dal capogruppo all’assessore regionale alla Sanità Mario Santangelo. Proprio ieri è stato aperto, con un vero e proprio blitz, il nuovo reparto Pediatrico all’ospedale San Leonardo. Una atto doveroso considerate le condizioni in cui da anni erano costretti i piccoli pazienti: locali fatiscenti e sporchi che oltre al disagio costituivano anche un pericolo per la loro salute. “Cosa buona e giusta” la definisce Scala che però pone alcune domande, “Perché è stato aperto solo ieri? Tale reparto è pronto da circa un anno, e per ammissione dello stesso dirigente dell’Asl che ha effettuato il blitz, i locali al primo piano che ospitano il reparto erano pronti e attrezzati da circa un anno. Non mancava nessuna autorizzazione. Tutto in regola. Allora perché questo ritardo? A chi imputare la responsabilità dei disagi causati agli utenti per circa un anno? Disagi che se da un lato hanno penalizzato i fruitori dell’inefficiente servizio, dall’altro lato hanno fruttato bene alle strutture private che, sempre di più, approfittando delle sue defiance, si sostituiscono al pubblico”. Scala nella lettera torna ancora una volta sulle disfunzioni della struttura ospedaliera, peraltro, evidenziate anche da medici, paramedici e sindacati. Chiede perché sono fermi i lavori di adeguamento e ristrutturazione della sala operatoria posta al primo piano, sita sopra il pronto soccorso. “Questa sala – si legge nella missiva - da qualche tempo è inutilizzata: perché i lavori sono fermi da un anno? Quando saranno ripresi? Quando potrà essere fruibile?” Domande che necessitano di una risposta e, soprattutto di una soluzione.Antonio Scala rinnova alle istituzioni regionali l’invito a visitare l’Ospedale chiedendo di nuovo “se non sia il caso di nominare una commissione d’inchiesta che non solo indichi le responsabilità di tale degrado, ma faccia anche chiarezza sui ruoli, per stabilire chi ha il potere decisionale in merito alle strutture ospedaliere pubbliche e chi, troppo spesso, lo avoca a se arbitrariamente”. Troppe le domande, che forse potrebbero trovare non una risposta, ma una spiegazione aberrante, solo se si ipotizza la sciagurata ipotesi che potrebbero essere “i contrasti tra gruppi di potere interni” a far “dimenticare anche la salute del cittadino al quale va reso un servizio di qualità” e “se così fosse potrebbero trovare una spiegazione, anche se inaccettabile, sia l’impasse sia il degrado in cui versa l’ospedale di Castellammare”.

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