Sarà impedito l’accesso ai tanti giovani che nel tentativo di tuffarsi rischiano la vita. l’ultimo incidente pochi giorni fa
Meta - L’invincibile ecomostro di Alimuri sarà presto circondato da barriere di protezione off-limit che impediranno l’accesso a tutti coloro che nel folle tentativo di tuffarsi dalle rovine di calcestruzzo hanno scritto negli ultimi venti anni una lunga storia fatta di tragedie, morti, feriti e sciagure. L’ultimo episodio risale al primo luglio scorso con un 17enne del posto, Luciano S. , che dopo avere scalato i piani pericolanti dell’albergo mai ultimato si è visto franare sotto i piedi uno dei solai, precipitando nel vuoto prima di schiantarsi sugli scogli. E’ ancora ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli, le sue condizioni sono stazionarie ma rischia di trascorrere il resto della vita paralizzato su una sedia. Previsto per oggi proprio tra le rovine del famigerato ecomostro di Alimuri un vero e proprio summit tra capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, Comuni e comandi municipali di Meta di Sorrento e Vico Equense, carabinieri della compagnia di Sorrento, responsabili degli uffici tecnici comunali e funzionari provenienti dalla Regione Campania. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata, di fatto, non ne può più di vedere su scaffali e scrivanie dei magistrati decine di fascicoli tuttora aperti per individuare le responsabilità su crolli ed incidenti che coinvolgono giovani che ignari del pericolo vanno spesso incontro alla morte oltrepassando limiti e divieti ed ha cominciato a sollecitare senza sosta gli enti di competenza per trovare una soluzione ad una minaccia che imperversa da oltre 45 anni. Gli ostacoli che separano la vita dal rischio non sono poi tanto difficili da superare visto che dopo il sequestro giudiziario dell’area dove il 17enne è precipitato l’unica barriera è costituita da una rete di materasso legata con un fil di ferro, da giorni già divelto. Proprio domenica una improvvisa ispezione eseguita dagli uomini del commissariato di Sorrento coordinato dal vicequestore Antonio Galante, grazie anche all’impiego della prima pattuglia operante in mare con gli acquascooter, ha colto sul fatto decine di persone beatamente sdraiate in luoghi interdetti e pericolosi a prendere il sole. Senza contare una decina di temerari minorenni che arrampicatisi sul terribile “dente del diavolo”, l’enorme ammasso di roccia che fronteggia l’ecomostro di Alimuri, si divertivano a lanciarsi in acqua da una altezza di 15 metri. (Vincenzo Maresca il Gornale di Napoli)
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