Pagine
▼
mercoledì 29 luglio 2009
Controlli in Circum: Scala scrive a Cascetta
Regione Campania - Una lettera scritta all'assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta per chiedere un presidio permanente per garantire la sicurezza dei viaggiatori e del personale dipendente per le tratte di percorrenza della Circumvesuviana. "Da giorni - afferma il capogruppo della "Sinistra" in Consiglio Regionale Tonino Scala - ricevo testimonianze di viaggiatori che lamentano di una scarsa sicurezza sui treni e nelle stazioni della Circumvesuviana". Furti, rapine, atti di banditismo veri e propri. Fatti che creano paura e disagio non solo agli utenti ma anche al personale in servizio. Salvaguardia degli standard qualitativi del servizio, più controlli e maggiore sicurezza per prevenire fenomeni di microcriminalità, queste le richieste avanzate da Scala a Cascetta. " Nel periodo estivo - si legge nella nota - i treni risultano particolarmente affollati dalle famiglie che si recano al mare e dai numerosi turisti che utilizzano il trasporto locale" . Treni e stazioni che però sono altamente a rischio per gli utenti considerato "che la videosorveglianza risulta essere un rimedio poco efficace e che non ha effetti immediati rispetto alla prevenzione del crimine". Da qui la richiesta del capogruppo Scala all'assessore Cascetta di intervenire presso la Direzione della Circumvesuviana per comprendere:"in che modo l’azienda di trasporto pubblico locale pone in essere azioni di contrasto della criminalità volte a salvaguardare l’incolumità dei viaggiatori e del personale dipendente;in che modo viene utilizzato il personale interno addetto alla vigilanza;- se sia stata considerata l’ipotesi, da parte dei vertici aziendali, di avvalersi per il periodo estivo, per quei treni e quelle stazioni ad alta frequentazione, di un istituto di vigilanza privata".
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.