«Sette professionisti per rimettere in moto la macchina amministrativa»
Gragnano - Il sindaco Annarita Patriarca assegna a sette professionisti le deleghe della sua prima giunta. Al termine della consultazione con le forze politiche e civiche della sua maggioranza, il primo cittadino di Gragnano, ieri mattina, ha assegnato gli incarichi agli uomini che faranno parte della sua prima giunta. Si tratta di sette professionisti prestati alla politica, allo scopo di rilanciare la macchina amministrativa che da lungo tempo versa in condizioni decisamente precarie.
Paolo Di Maio: Vicesindaco, lavori pubblici, edilizia economica e popolare, cimitero;
Architetto, membro della commissione edilizia presso il Comune di Gragnano negli anni ’80, vanta esperienze nell’ambito del restauro e dei beni culturali presso la Curia e la Soprintendenza ai Beni Architettonici di Napoli.
Erik Furno: Urbanistica, edilizia privata, L.219, condono edilizio; Avvocato, docente di Diritto Amministrativo presso la facoltà di Economia dell’Università Federico II di Napoli, difensore civico al Comune di Anacapri tra il 1999 e il 2009, è anche presidente dell’associazione di volontariato Famiglia Amica.
Gilda Guerriero: Servizi sul territorio, edilizia scolastica, dissesto idrogeologico, tutela dell’ambiente ed energie alternative e rinnovabili, gestione ciclo delle acque con delega assemblea ATO, sicurezza, pari opportunità; Ingegnere, specializzata in ingegneria geotecnica, collabora con numerosi ricercatori e docenti universitari allo studio di alcune frane tipiche dell’Italia Meridionale, inoltre ha progettato e diretto i lavori per numerose aziende internazionali sull’intero territorio nazionale.
Ciro Guadagno: Bilancio, tributi, patrimonio, innovazione tecnologica, informatizzazione; Ragioniere commercialista, laureato in scienze giuridiche, è iscritto all’Albo Consulenti del lavoro e Revisori Contabili, revisore dei Conti presso il Comune di Gragnano dal 2004 al 2009, è consulente del lavoro dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Torre Annunziata, dal 1992 al 1994 è stato consulente della Serit la società concessionaria della riscossione dei tributi a Caserta.
Claudio Coluzzi: Cultura, grandi eventi, turismo, spettacolo, promozione turistica pasta e vino, marketing della città, trasparenza e legalità; Avvocato, giornalista professionista e redattore de Il Mattino, collabora anche con testate giuridiche, sociali ed economiche, tra cui il settimanale Famiglia Cristiana e il mensile Quattroruote, attraverso le sue inchieste si è occupato dell’emergenza rifiuti in Campania e problematiche sociali, fornendo spesso elementi utili a forze dell’ordine e magistratura per inchieste giudiziarie.
Salvatore Amitrano: Sport, politiche giovanili, protezione civile, periferie, comitati di quartiere; Agente di Polizia di Stato e canottiere del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, svolge attività agonistica di interesse Nazionale ed Olimpico, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene 2004, ha partecipato anche Olimpiadi di Sydney 2000 e Pechino 2008, classificandosi quarto e settimo, dal 1993 al 2008 ha partecipato a dodici Campionati del Mondo conquistando sette medaglie, dodici volte Campione d’Italia tra il 1992 e il 2007, nel 2004 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica per meriti sportivi.
Mario D’Apuzzo: Avvocatura, trasporti, attività produttive, commercio, agricoltura, formazione; Avvocato penalista, membro della commissione per la Legge 219 presso il Comune di Gragnano dal 2005 al 2009, nel 2008 è stato delegato al Consiglio Nazionale Forense in rappresentanza dell’Ordine Forense di Torre Annunziata.
Didascalia foto Gragnano - Giunta Patriarca: da sinistra Paolo Di Maio, Claudio Coluzzi, Ciro Guadagno, Annarita Patriarca, Gilda Guerriero, Salvatore Amitrano, Erik Furno, Mario D’Apuzzo
sono di vico e di gragnano so poco. Ma Patriarca è un sindaco di sinistra o di destra? Ho una certa età e ricordo la famiglia Di Maio sempre in prima fila nel partito comunista. Idem direi di Furno dirigente PD.
RispondiEliminaAhahahaaaaaa
RispondiEliminaE tu ancora credi che l'appartenenza, l'eredità culturale, la coerenza, siano cose che appartengono a questo secolo?
Si tratta di sei/sette nuovi amichetti che si sono visti offrire la mitica occasione di fare qualcosa di soldi con lo stipendio di assessore e figurati se ne fanno una questione di coerenza, onestà, dubbi sulla provenienza di quel cognome pesante che la sindachessa si porta dietro.
A Vico Equense è non la stessa cosa. Il nipote del Freselone, ad esempio, sta percorrendo la stessa strada dello zio, solo che lo fa trent'anni dopo, cosa che trasforma lo zio in un pioniere e lui in un copione.