Quattro giorni alla scoperta della storia e dell’artigianato locali
Sant’Agnello - Riscoprire il fascino antico delle tradizioni del borgo: è l’obiettivo dell’associazione «Amici di San Rocco», che organizza con il Comitato per la promozione turistica, culturale e artigianale, la terza edizione della manifestazione «Terre, acqua e fuoco», ospitata nella caratteristica frazione di Maiano. La manifestazione, in programma da domani (oggi ndr) a domenica, propone quattro serate (inizio ore 19) di mostre, conferenze e spettacoli articolati nell’itinerario delle antiche botteghe che ospitavano le attività degli artigiani locali. Rimangono le piccole fabbriche per la produzione di mattoni, tutt’ora molto richiesti per forni e camini. Sette fornaci a testimoniare la storia di una produzione che risale all’epoca romana. Dopo gli incontri delle prime due edizioni con i ceramisti di Caltagirone, Cerreto Sannita, San Lorenzello, Sorrento e Napoli, con Deruta e la produzione di maioliche della città umbra, quest’anno l’appuntamento è con gli artisti di Grottaglie, provincia di Taranto: Domenico Pinto, Gaetano Fasano, Emanuele Patronelli, Simona Mitrangolo, Marcello Mastro, Mimmo Vestita, Cosimo Vestita, Nicola Fasano, Pietro Caretta e Enza Fasano. La vetrina delle loro produzioni allestita in trenta portoni dell’antico borgo, accanto ai campani Piero Marcuccio, Bruno Gentile, Giovanni Sinno, Antonino Schisano, Domenico Liguori, Pasquale Liguori, Lucio Liguori, Alessandro Ottone, Angelo Santonicola, Alessandro Flaminio, Luca Campus, Lello Palumbo e Raffaele Mellino. «Terre, acqua e fuoco» non è solo una vetrina espositiva, ma è finalizzata anche alla realizzazione del progetto elaborato dal Comitato per la promozione turistica, culturale e artigianale borgo Maiano che prevede, tra l’altro, l’istituzione di una scuola di formazione. Su questa idea per i giovani ha dato la sua adesione all’iniziativa già dallo scorso anno Lucio Dalla, seguito quest’anno da Nino D’Angelo. Nell’ambito della kermesse, il ceramista campano Lello Palumbo, creerà un piccolo evento nell’evento, esponendo in anteprima sette pezzi di una sua prossima mostra che toccherà alcune città italiane dal titolo «Omaggio a Collodi» con l’interpretazione in ceramica di alcuni momenti della favola di Pinocchio. Un occhio al passato, con due artisti che hanno partecipato alle passate edizioni: Anna Boria di Caltagirone e Massimo Veschini di Deruta, uno sguardo al futuro con uno spazio dedicato alla cittadina abruzzese Castelli di Teramo, protagonista nel 2010. Coinvolti anche alcuni tra i più importanti istituti d’arte italiani: Alpinolo Magnini di Deruta, Sturzo di Caltagirone, l’Istituto d’arte di Grottaglie, Grandi di Sorrento, Giustiniani di Cerreto Sannita, l’Ipsia Caselli di Napoli. Camminando nelle stradine di Maiano, inoltre, si potrà ascoltare musica napoletana, popolare e classica, eseguita da maestri napoletani e grottagliesi. La parte musicale, curata dal maestro Michele De Martino, ospiterà i gruppi folcloristici «Canzoniere popolare grottagliese», diretto dal maestro Salvatore Abatematteo musica e ritmi della tradizione popolare pugliese: pizzica, tarantelle e stornelli e «Piedigrotta Sorrentina» diretto dal maestro Giuseppe Maresca. Ospite anche il gruppo «Le donne della Tammorra» con la voce storica della cultura contadina vesuviana Ziriccardino e Carmine Maresca con il suo quartet. Musica popolare anche con il gruppo «Trio Tarantae» di Emidio Ausiello. (Antonino Siniscalchi il Mattino)
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