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giovedì 17 settembre 2009
Gruppo regionale La Sinistra “Le vittime di Kabul: una tragedia nella tragedia”
Regione Campania - Sei militari italiani sono rimasti uccisi e quattro feriti in un attentato avvenuto nel pieno centro di Kabul, sulla Massoud Circle, la strada che conduce all'aeroporto della capitale afghana. Tra le vittime due sono campane. Un militare di Napoli, il sergente maggiore Roberto Valente, 37 anni - abitava in via Consalvo - e uno di Pagani, il caporal maggiore Massimiliano Randino. La Campania paga ancora una volta il suo prezzo di vite umane alla pace e all'impegno dei militari in terre difficili come l'Afghanistan. Roberto era alle sue prime ore di missione. Era partito, infatti, due giorni fa per raggiungere gli altri parà della Folgore. Lascia la moglie un figlio piccolo. Anche l'altro militare era al «battesimo» a Kabul, arrivato con il contingente che doveva dare il «cambio» agli altri soldati. “La perdita dei sei militari del 186esimo reggimento della Folgore di stanza in Afghanistan e dei civili afgani, è una tragedia nella tragedia”. Afferma con rammarico Tonino Scala, capogruppo regionale de “La Sinistra” - “Non servono parole di cordoglio, perché in questi casi non se ne trovano” – continua il capogruppo – “Vorremmo dire molte cose, comprese alcune riflessioni politiche sull'utilità di questa missione. Ma adesso, possiamo solo mettere da parte ogni polemica unendoci semplicemente al profondo dolore e al cordoglio della nazione tutta di fronte, comunque, ad un atto di esecrabile vigliaccheria, un atto di pura disumanità che non ha tenuto in nessun conto della vita sia dei militari italiani uccisi, sia delle decine di civili che si trovavano a passare lì per caso”. Con l´attentato di oggi, sale a 20 il numero di militari italiani morti in Afghanistan dall´inizio della missione italiana nel 2004.
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