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domenica 22 novembre 2009

Quale futuro per la SS. Trinità?

Vico Equense - L’Istituto della SS. Trinità e Paradiso fu fondato nel 1677 per volontà del Vescovo della città di Vico Equense, Monsignor Giambattista Repucci, con finalità formative ed educative per «le fanciulle appartenenti a famiglie di civile condizione». Con i regi decreti 23 dicembre 1929, n. 2392, e 1o ottobre 1931, n. 1312, l’Istituto è stato inserito nel complesso degli istituti pubblici di educazione femminile, diventando pertanto un ente pubblico non statale, soggetto alla normativa degli enti pubblici, anche sotto il profilo patrimoniale. Purtroppo, il difficile ma disattento controllo operato dai consigli di amministrazione e dalle numerose gestioni commissariali succedutesi negli ultimi anni, non hanno consentito il pieno rispetto del principale fine statutario dell’Istituto, che per oltre tre secoli aveva rappresentato un riferimento dell’educazione e della cultura in Costiera, determinando un irrecuperabile dissesto finanziario di oltre 2 milioni di euro. In questo periodo l’edificio accoglie una pluralità d’attività per certi versi incoerenti e transitorie che ne fanno un contenitore di comodo. All’interno della struttura, infatti, coesistono uffici comunali, scuola materna e alberghiera, centro anziani, Unitre, spazi teatrali che ne fanno più un “bazar” culturale che altro. Dopo il sisma del 1980 il fabbricato ha subito interventi di consolidamento per la messa in sicurezza. Tuttavia attualmente si presenta in un precario stato di conservazione e richiede notevoli lavori di manutenzione. Durante l’Amministrazione di Nino Savarese fu redatto un progetto per la creazione di un polo museale nell’ala sud-ovest del complesso, elaborato dall’ufficio di piano e progettazione, che prevedeva la sistemazione delle ricche collezioni archeologiche, mineralogiche e paleontologiche del Comune di Vico Equense. Quello doveva essere il primo significativo passo per la ridefinizione e valorizzazione dell’intera struttura.

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