Vico Equense - Nella nostra Città il gruppo del PD in consiglio comunale non si è mai costituito. Per carità nessuno li obbliga, ci mancherebbe. Stamani però il settimanale Agorà, nella rubrica dietro le quinte, afferma che la svolta tanto attesa, sembra essere arrivata. I consiglieri comunali Marianna De Martino e Andrea Buonocore hanno deciso di formare il gruppo dei democratici nell’assise cittadina. Al momento appare indeciso l’altro consigliere che fa riferimento al PD, Pasquale Cardone. Una soap opera che dura da anni, tanto è vero che Amalia Durazzo, Umberto Morelli e Giuseppe Guida, hanno inviato, nei giorni scorsi, al Coordinatore di circolo un documento.“Il partito politico per noi è uno strumento di partecipazione teso al cambiamento; è un luogo di incontro e di confronto culturale; è un momento di solidarietà. Altrimenti – aggiungono gli esponenti dell’area Marino - non è, è qualcosa di altro, ma non un partito. Ebbene, noi vogliamo rendere quello di Vico Equense finalmente un partito, perchè al momento non lo è. Riteniamo grave:
- l'assenza del gruppo consiliare, perchè significa che non ci sono consiglieri comunali che si riconoscono nel PD al punto di essere pronti a farsi portavoce di quello che il partito decida;
- che l'azione dei consiglieri comunali, sia in riferimento alla posizione da assumere in consiglio comunale che ai ruoli da assegnare alla minoranza, non sia, pur nel rispetto delle autonomie, concertata;
- che, anche a fronte di ciò, il partito decida di non decidere, ripiegando su se stesso in una posizione di mera conservazione dell'esistente e rinunciando alla costruzione di una prospettiva.
Vogliamo impegnarci in un contesto di maggiore partecipazione, dove si voglia discutere e far sistema con le altre realtà presenti sul territorio e nei comuni limitrofi. Vogliamo che il partito recuperi quel ruolo di scelta che gli compete.”
- l'assenza del gruppo consiliare, perchè significa che non ci sono consiglieri comunali che si riconoscono nel PD al punto di essere pronti a farsi portavoce di quello che il partito decida;
- che l'azione dei consiglieri comunali, sia in riferimento alla posizione da assumere in consiglio comunale che ai ruoli da assegnare alla minoranza, non sia, pur nel rispetto delle autonomie, concertata;
- che, anche a fronte di ciò, il partito decida di non decidere, ripiegando su se stesso in una posizione di mera conservazione dell'esistente e rinunciando alla costruzione di una prospettiva.
Vogliamo impegnarci in un contesto di maggiore partecipazione, dove si voglia discutere e far sistema con le altre realtà presenti sul territorio e nei comuni limitrofi. Vogliamo che il partito recuperi quel ruolo di scelta che gli compete.”
PER FAR CIO BISOGNA ALLONTANARE I SOLITI, E DAR VITA AD UN VERO CAMBIAMENTO, MA FATTO DI GIOVANI POLITICI CON IDEE ALTRETTANTO NUOVE..
RispondiEliminaVIA IL TRIO!!!!
Era ora finalmente si saprà chi ci sta e chi no. Regole questo ci vuole, ed informazione!! E’mai possibile che non si riceve mai nessuna comunicazione? A che serve essere iscritta ad un partito se non si comunica mai niente? P.
RispondiEliminaIl fatto è che il PD si è sciolto come un ghiacciolo ad agosto mentre l'amministrazione comunale di vico equense fa tutte le porcherie che ritiene di fare.
RispondiEliminaDove sarà l'alternativa quando Telarredo farà finalmente le valigie? Ci sarà sempre Cardone a rompere?
Sentiremo nomi nuovi o quantomeno gente meno compromessa e che non ha già fatto l'assessore o intrallazzi vari?
Mah...
Non sono d'accordo con il primo anonimo. Non bisogna allontanare proprio nessuno, bisogna invece che altri siano presenti. Troppo facile stare al di fuori senza esporsi anche personalmente e dire che le cose non vanno bene. Bisogna spendersi ed essere attivi per costruire un alternativa.
RispondiEliminaSe Durazzo, Guida e Morelli fossero realmente capaci e soprattutto i primi due non si facessero sempre e solo i cavoli loro saremmo in grado anche di mandare a casa Cardone. Ma per fare questo ci vorrebbe un Partito vero non il PD di Vico Equense.
Farsi i cavoli propri, presuppone un esito di questo comportamento. Tipo: fare inciuci, guadagnarci, fare pastette, pigliarsi qualche poltrona, ecc.
RispondiEliminaMi chiedo queli cavoli si siano fatti questi tre del PD....
E' vero, da almeno 15 anni di sinistra a pigliarsi le poltrone sono sempre gli stessi.
RispondiEliminaGli altri provoloni votano, ma non hanno mai niente, sempre gli stessi, sempre gli stessi, sempre gli stessi.
E basta...!
E' vero.
RispondiEliminaAd esempio gente per bene come Mario Taranto sono anni che perde tempo nel partito ma non gli hanno mai affidato un incarico istituzionale. E così tanti altri, professionisti, professori, impiegati seri.
Checcazzo, questo partito vuole crescere o vuole far magnare questo paese a telearredo e cardone?