Il magistrato simbolo della lotta al clan dei Casalesi corrisponderebbe secondo l’esponente del Prc all’identikit del candidato ideale per la presidenza della Regione: "Il Pd sappia fare un passo indietro e scegliere la discontinuità"
Regione Campania - “Gli avvenimenti delle ultime settimane dimostrano che anche per la scelta del candidato alle prossime regionali il programma e l'alto profilo del futuro presidente sembrano argomenti di secondo piano rispetto ad accordi e veti incrociati. Non è questo il modo di segnare la discontinuità politica”. Si esprime così Tommaso Sodano, membro della Direzione Nazionale del Prc sulle consultazioni in vista della scelta del candidato presidente della Regionale. “Mentre a destra si sceglie Caldoro, in Campania le forze della democrazia del progresso devono fare uno sforzo per una profonda innovazione rispetto a chi in questi anni ha prodotto la scissione tra cittadini e istituzioni” commenta Sodano. “Il Pd deve comprendere, però, che, alla luce delle difficoltà e dei contrasti interni che sta vivendo, è arrivato il momento di fare un passo indietro nella delicata scelta del candidato presidente, mettendosi al servizio della coalizione e provando a percorrere una nuova strada”. “E' necessario trovare una figura dall'alto spessore morale e che possa essere d'esempio per il suo impegno civile, come Raffaele Cantone, che con l'inchiesta “Spartacus”, è diventato il magistrato simbolo della lotta ad un clan come quello dei Casalesi, che da decenni detta legge in un territorio difficile” propone Sodano. “Sarebbe bello pensare, prima ancora che ad accordi e correnti, che il futuro presidente della Regione possa essere una personalità di così alto spessore e soprattutto un uomo che abbia saputo sacrificare tanto per la legalità e per la lotta alla camorra, che resta il cancro della nostra Regione. Questa sarebbe la vera discontinuità”.
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