Renzo la “Trota”, dopo una” brillante” carriera scolastica, "mi hanno bocciato due volte. La prima avevo 15 anni, ed era il periodo della malattia di mio padre [...] La seconda è stata alla maturità del 2008. A parte che sono stato l'unico della mia classe a fare il tema su Montale con la traccia ministeriale che poi si è rivelata sbagliata, il mio esame era proprio viziato: la prova di matematica era diversa da quella degli altri. Infatti ho fatto il ricorso al Tar e l'ho vinto. La scuola mi ha consentito di ridare l'esame orale da privatista, ma era ovvio a quel punto che volevano bocciarmi: sono andato demotivato", a 21 anni si è sistemato al Pirellone. Adesso bisogna pensare a Roberto Libertà Bossi, il terzogenito del Senatùr e il secondo figlio maschio avuto dall’attuale compagna Manuela (l’altro è Eridano Sirio), che ha ufficialmente debuttato nello staff del padre in occasione dell’incontro a Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, a Venezia dal neogovernatore Luca Zaia. Umberto ci aveva perso la speranza, su Roberto: “Quello che ama di più è l’agricoltura“, diceva di lui qualche tempo fa Bossi padre, che sembrava dispiaciuto. Ma per fortuna l’esempio di Renzo deve averlo stimolato, ed oggi Roberto Libertà è pronto anch’egli a prendersi la sua fettina di popolarità e il suo ruolo nella politica del Carroccio. In attesa che anche Eridano giunga all’età della ragione.
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