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mercoledì 19 maggio 2010

Libertà…

Renzo la “Trota”, dopo una” brillante” carriera scolastica, "mi hanno bocciato due volte. La prima avevo 15 anni, ed era il periodo della malattia di mio padre [...] La seconda è stata alla maturità del 2008. A parte che sono stato l'unico della mia classe a fare il tema su Montale con la traccia ministeriale che poi si è rivelata sbagliata, il mio esame era proprio viziato: la prova di matematica era diversa da quella degli altri. Infatti ho fatto il ricorso al Tar e l'ho vinto. La scuola mi ha consentito di ridare l'esame orale da privatista, ma era ovvio a quel punto che volevano bocciarmi: sono andato demotivato", a 21 anni si è sistemato al Pirellone. Adesso bisogna pensare a Roberto Libertà Bossi, il terzogenito del Senatùr e il secondo figlio maschio avuto dall’attuale compagna Manuela (l’altro è Eridano Sirio), che ha ufficialmente debuttato nello staff del padre in occasione dell’incontro a Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, a Venezia dal neogovernatore Luca Zaia. Umberto ci aveva perso la speranza, su Roberto: “Quello che ama di più è l’agricoltura“, diceva di lui qualche tempo fa Bossi padre, che sembrava dispiaciuto. Ma per fortuna l’esempio di Renzo deve averlo stimolato, ed oggi Roberto Libertà è pronto anch’egli a prendersi la sua fettina di popolarità e il suo ruolo nella politica del Carroccio. In attesa che anche Eridano giunga all’età della ragione.

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