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mercoledì 7 luglio 2010

Retata sulla spiaggia

Vico Equense - Vu-cumprà, termine dispregiativo usato per designare i commercianti irregolari o abusivi immigrati. Un tema che tutte le stagioni si ripresenta, puntuale come il caldo estivo soprattutto sulle spiagge. Ebbene, questa mattina sulla spiaggia libera delle “Calcare”, dove soltanto il mare non è abusivo… c’è stata una retata da parte dei vigili urbani, nei confronti di quei "poveri ragazzi", che ogni giorno fanno un estenuante giro tra gli ombrelloni con il loro carico di oggetti da pochi euro. Qualcuno di loro frequenta i nostri lidi da vent’anni. Un altro, ieri, mi ha raccontato di aver trascorso l’inverno tra Firenze e Roma e che era felice di rivedermi. Il suo sogno è lavorare onestamente. Vende ciabatte colorate…

7 commenti:

  1. condivido in pieno quanto scritto. Tra reti dir ecinzione abusive e occupazione del demanio, la legge vale solo per venditori ambulanti.
    Francesco Di Maio

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  2. SE LA PRENDONO SEMPRE CON I + DEBOLI ... NO COMMENT

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  3. L'amministrazione Telearredo fa il guappo di cartone con chi non è in grado di prenderli tutti a ceffone.
    Vico Equense, regno dell'abuso, sta diventando anche regno del piccolo razzismo di provincia.

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  4. 'O can mozzc sempe 'o stracciat

    Si sà...
    Purtroppo...

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  5. Ma che retata, è sempre la solita storia, se la prendono con delle povere persone che vanno avanti ed indietro per le spiaggie sotto il sole cocente per guadagnare qualcosa per poter mangiare e continuare a vivere e mandano i vigili a bloccarli. CHE SODDISFAZIONE!!!! Probabilmente c?è qualcuno che teme la loro concorrenza. VERGOGNA!!!

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  6. mi meraviglia la solerzia dei Vigili Urbani su persone che in fondo vivono di stenti e non capisco perchè non controllano gli abusi delle Axidie e delle attività collaterali che dilagano fuori norma e in barba ad ogni principio sul bagnasciuga demaniale pagato in concessione quattro soldi! E i NAS? e la Finanza? e la Guardia Costiera ? tutti ospiti della struttura comprese mogli e figliolanza??

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  7. Quando non si ha niente da proporre si ricorre alla paura e al proibizionismo. In questo clima non vi è riguardo nè rispetto per nessuno.La legge del più forte è sopraffazione . Io mi sento cittadina del mondo e sono convinta che ci sia spazio per tutti , senza aver paura del diverso che va accolto e rispettato, specie da chi si professa cattolico .

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