Il premier Silvio Berlusconi, parlando in conferenza stampa a Palazzo Grazioli, ha dichiarato che se i punti del programma oggi elaborato nel vertice dpl non otterranno la fiducia in parlamento, bisognerà tornare alle urne "entro dicembre". Per Berlusconi, se si votasse a breve, Pdl e Lega avrebbero "oltre il 50% dei consensi". Berlusconi ha presentato un documento di dieci pagine "che riflette l'opinione del Pdl e della maggioranza per l'azione di governo prossima ventura". Sono cinque i punti per rilanciare l'azione di governo: sicurezza, federalismo, Mezzogiorno, fisco e giustizia. Su questi si prepareranno due mozioni da presentare alle Camere per avere la fiducia. In merito al dibattito sull'eventualità di un governo 'tecnico' se la fiducia venisse a mancare, il premier ha ribadito che ritiene impossibile un esecutivo diverso dal suo e che sono i pubblici ministeri che vogliono abbattere il suo governo: dalle urne, ha detto, esce il nome del premier e "non si può cancellare", sarebbe "ingiustificabile un esecutivo degli sconfitti". Il presidente del consiglio ha poi fatto un elenco dei successi del suo governo dalla lotta antimafia alla politica internazionale alla gestione della crisi economica. Il vertice nella residenza romana del presidente del Consiglio ha impegnato a fianco di Berlusconi, capigruppo e coordinatori del partito, i ministri Angelino Alfano, Altero Matteoli e Giulio Tremonti, Paolo Bonaiuti, Niccolò Ghedini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e Antonio Tajani. (Apcom)
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