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giovedì 4 novembre 2010

“E ci voleva la zingara”

Il tormentone tra PdL e Futuro e Libertà continua. Il messaggio lanciato da Berlusconi nella direzione del Pdl a Fini è stato respinto e rispedito al mittente. Alla proposta dell’ennesimo “patto di legislatura” condita con arroganza e minacce del premier, i finiani hanno risposta “picche”, con inequivocabile chiarezza. “Silvio Berlusconi, - scrive Italo Bocchino sul sito di Generazione Italia - con il suo discorso alla direzione del Popolo della Libertà di oggi, ha dovuto prendere atto che la terza gamba del governo già c’è e si chiama Futuro e Libertà. L’intervento del premier è stato privo di qualsiasi novità, nel quale ha dovuto riconoscere l’esistenza di FLI quale terza gamba nel Pdl. A Napoli si direbbe “e ci voleva la zingara”. Berlusconi ha dovuto prendere atto della realtà, di una realtà che esiste dal 29 luglio e che è certificata dai numeri. Non c’è nessuna mano tesa, non c’è alcun elemento di novità, anche il riconoscimento della terza gamba della maggioranza è tardivo e ormai superfluo perchè Fli è evidentemente determinante ai fini della maggioranza. Siamo fermi ai 5 punti, non c’è nulla di nuovo. Insomma, è solo teatrino della politica. Credo che domenica Fini indicherà un percorso, il passaggio di domenica sarà significativo, non può restare tutto così com’è. Ci dovrà essere un elemento di novità rispetto al rapporto con la coalizione e con il governo. Berlusconi dica se non e’ in condizione di governare il Paese, perchè Bossi non gli fa fare il piano per il Sud, perchè Tremonti non gli da’ i soldi, perchè’ Schifani e Berselli tengono chiuso nei cassetto il disegno di legge anticorruzione approvato dal governo, perchè da due anni il disegno di legge contro la prostituzione approvato all’unanimità dal governo e’ chiuso nei cassetti e forse capiamo anche il motivo. Non è essere subalterni alla sinistra volere l’approvazione del piano per il Sud, del disegno di legge anticorruzione, della riforma del fisco che sono nel programma di governo.”

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