Pagine

lunedì 20 dicembre 2010

Autorimessa in Viale Nizza, per l'Amministrazione Comunale è il momento di dare risposte

Sorrento - Il fenomeno dei box auto a Sorrento, mai come nelle ultime settimane è stato, ed è al centro dell'attenzione. Negli scorsi giorni il Partito Democratico attraverso il consigliere comunale Alessandro Schisano ha presentato due interrogazioni rivolte al Sindaco: la prima sul progetto di autorimessa interrata nell’area di viale Nizza e la seconda relativa alla sistemazione a verde e la vendita in regime di pertinenzialità dei box auto che sono stati già realizzati negli scorsi anni a Sorrento. L'avvio dei lavori per la realizzazione di un’autorimessa a viale Nizza ha destato l'interesse di cittadini, associazioni ambientaliste e forze politiche, che come noi manifestano dubbi e pongono quesiti sia relativamente al profilo di legittimità del procedimento di rilascio del permesso di costruire, sia per quanto concerne potenziali posizioni di conflitto di interesse da parte di esponenti dell'Amministrazione Comunale. Posto che le dichiarazioni del Sindaco e dei suoi Assessori, recentemente rilasciate ai quotidiani, e le risposte date in occasione dell'ultimo Consiglio Comunale non hanno aiutato a fare luce su questa vicenda (anzi sembrano contrastare fra loro), riteniamo opportuno porre delle domande (poche) chiare, per le quali ci auspichiamo che questa maggioranza sia in grado di fornire risposte altrettanto chiare. Considerato che la Commissione Edilizia del Comune di Sorrento nella seduta del 10/11/2009 aveva ritenuto l'intervento del parcheggio relativo a Vico III Rota non fattibile dal punto di vista urbanistico, chiediamo se e come si è tenuto conto di tale parere? 1. Posto che l'intervento potrebbe non essere conforme nemmeno al P.U.C. adottato (e in fase di approvazione definitiva), perché non si è ritenuto di dover quantomeno sospendere in questa fase ogni decisione al riguardo come previsto dalla legge? 2. Soltanto a seguito della pubblicazione di un articolo sul Corriere del Mezzogiorno un Assessore della Giunta Cuomo ha dichiarato che «Il Comune lunedì chiederà ad un legale di verificare se tutto si sia svolto correttamente». Perché il giorno prima in Consiglio Comunale non è stata espressa questa intenzione? A questo punto la stessa Amministrazione Comunale ha dubbi sulla legittimità della procedura? Cosa è cambiato nell’arco di appena 24 ore? 3. Considerato che la normativa prevede dei termini per la vendita in regime di pertinenzialità dei box auto realizzati, in che modo fino ad oggi si è verificato per assicurare il rispetto dei tempi dettati dalla normativa e soprattutto, è già stata attivata una procedura per l’acquisizione al patrimonio comunale dei box auto ad oggi invenduti? 4. Sebbene in sede di Consiglio Comunale l'Assessore Pontecorvo abbia dato tutte le rassicurazioni in merito alla sistemazione a verde delle aree sovrastanti i parcheggi interrati che sono o saranno costruiti, per quanto riguarda le costruzioni già realizzate in diversi casi le aree di verde sono in condizioni pietose. Con quali modalità e in quali tempi si intende effettuare dei controlli sui parcheggi già realizzati per verificare che la qualità ambientale di tali spazi sia assicurata? Cinque semplici quesiti ai quali chiediamo cinque risposte esaurienti. La nostra non è un’opposizione a prescindere, tuttavia riteniamo che i Sorrentini hanno diritto di sapere come viene gestita la loro città, il tutto nella massima trasparenza. Perché i cittadini di oggi dovranno spiegare ai propri figli come mai tra qualche anno a Sorrento ci saranno più case per le auto che per le persone. Ma questa è un’altra storia (il Piano Urbanistico Comunale) di cui ci siamo occupati in maniera approfondita in questi giorni e su cui ritorneremo a breve per spiegare ai cittadini qual è il disegno futuro di Sorrento che è stato riservato loro.

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.