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domenica 6 febbraio 2011

Tarsu, cartelle pazze: il Comune corre ai ripari e riduce la tassa

Massa Lubrense - «Dopo il pasticcio del 2008 ridurremo la Tarsu del venti, trenta per cento evitando anche il ripetersi di cartelle pazze». Questo l’impegno del nuovo assessore al bilancio Lello Staiano intervenuto in consiglio comunale sull’argomento proposto dal gruppo di minoranza «Patto per la città» guidato dall’ex vicesindaco Lorenzo Balduccelli. Cifre alla mano, il consigliere Mosè Vinaccia, delegato ai tributi dall’aprile dell’anno scorso, spiega che il pasticcio delle cartelle «pazze» dell’Ici e della Tarsu nasce nell’estate del 2008 quando per recuperare somme relative alle imposte locali il Comune affidò a una società il compito di eseguire accertamenti tra i cittadini visto il buco di 400mila metri quadrati non dichiarati dai contribuenti. Senza far alcun riscontro tra quanto dichiarato dai contribuenti e i dati castali la società intima a 600 famiglie di pagare l’imposta comunale e per mesi gli uffici comunali vengono invasi da cittadini alle prese con correttivi alle cartelle. L’assessore ai tributi dell’epoca Michele Giustiniani, che s’ispira al principio “pagare tutti per pagare di meno” per premiare soprattutto i contribuenti onesti, ordina una nuova indagine a un’altra ditta per aggiornare l’anagrafe tributaria comunale con l’obiettivo di scovare gli evasori. La ditta sguinzaglia il suo personale sul territorio alla ricerca dei «cattivi» della Tarsu. Ma di fronte ai dinieghi dei cittadini di far entrare in casa il personale incaricato di prendere le misure delle abitazioni e dei locali soggetti al pagamento della tassa la società mette a ruolo dati «pazzi». L’inghippo viene rilevato nell’aprile dell’anno scorso quando viene nominato nuovo assessore al bilancio Lello Staiano e quale delegato per i tributi e l’anagrafe l’ex presidente del consiglio comunale Mosè Vinaccia. Concludendo, in Consiglio l’assessore Staiano ha potuto annunciare la riduzione dell’imposta Tarsu del 20-30 per cento nei prossimi tre anni in quanto l’allargamento della base tributaria per altri 160 metri quadrati di evasione già acclarati potrà finalmente risolvere il problema delle cartelle “pazze” e scovare una grande moltitudine di evasori totali. (Gennaro Pappalardo il Mattino)

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