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venerdì 1 aprile 2011

Allergie, tutti i perché

Il primario Flora Beneduce illustra i sintomi e le cure

Vico Equense - La primavera è la stagione dei risvegli. Anche di quelli meno piacevoli, come le allergie. Dottoressa beneduce, ho la sensazione che sia in aumento il numero di chi ne soffre. Mi sbaglio? Le allergie respiratorie sono in aumento in tutti i paesi industrializzati. Da che dipende? Le cause sono diverse e non completamente note. L’inquinamento, l’elevata temperatura, l’umidità all’interno delle abitazioni, insieme con il fumo passivo, rappresentano condizioni ambientali che probabilmente favoriscono l’insorgere delle allergie, ma non sono le sole. Anche il nostro organismo ha subito nel tempo dei cambiamenti che lo hanno reso più vulnerabile a queste malattie. Cosa significa? L’organismo possiede un apparato di difesa, il sistema immunitario. Quest’ultimo ha il compito di difenderci dall’attacco di sostanze estranee (antigeni), che potrebbero rappresentare un pericolo per la salute. L’organismo si difende, dunque, producendo delle sostanze che si chiamano anticorpi, che intercettano e neutralizzano gli aggressori, cioè l’antigene. In alcuni casi, però, il sistema immunitario del nostro organismo si attiva anche quando non dovrebbe perché scambia una sostanza innocua per un pericoloso aggressore. Il falso allarme innesca la reazione allergica. L’allergia rappresenta, quindi, una reazione esagerata e inappropriata dell’organismo nei confronti di sostanze che per la maggior parte delle persone sono innocue.



Chiarissimo. Però, capita spesso che nello stesso nucleo familiare ci siano più soggetti allergici. E’ un caso?
Nelle allergie la “familiarità” può avere la sua importanza. Alcune persone ereditano dai genitori la predisposizione a sviluppare elevate quantità di anticorpi e questa condizione rende più soggette alle allergie. Parliamo di sintomi. Come si manifesta l’allergia? Le sostanze estranee (antigene) responsabili della reazione allergica sono dette allergeni. Uno degli allergeni più noti, per esempio, specie in primavera, è il polline. L’organismo, a contatto con il polline, attraverso varie reazioni, libera l’istamina, che è la responsabile della maggior parte dei sintomi allergici. Provoca, infatti, congiuntivite, naso chiuso, cioè rinite, agisce sulla mucosa nasale, provocando prurito e starnuti. L’istamina, inoltre, determina una contrazione della muscolatura dei bronchi che si manifesta con affanno nella respirazione (asma). Una evenienza molto importante ma per fortuna rara è lo shock anafilattico. Esso compare improvvisamente e interessa tutto il corpo. In poco tempo, la pressione arteriosa si abbassa, il battito cardiaco aumenta, il respiro è difficoltoso, si ha pallore e perdita di conoscenza. Se non si interviene tempestivamente, può portare anche alla morte.
Quali provvedimenti bisogna adottare? Io suggerirei di utilizzare, innanzitutto, provvedimenti non farmacologici come, ad esempio, controllo ambientale. Cosa significa? Semplicemente far arieggiare la casa. La camera da letto, ad esempio, va arieggiata tenendo cinque-dieci minuti due volte al giorno, la finestra aperta, in modo che si abbassa la temperatura e si elimina l’umidità che si accumula durante la notte e che rappresenta una condizione ideale per la crescita degli acari. Ciò basta? Purtroppo non sempre. Nella maggior parte dei casi c’è bisogno di provvedimenti farmacologici. Gli antistaminici rappresentano i farmaci di elezione nelle diverse forme di allergia. Essi sono efficaci contro gli starnuti, il naso che cola, il prurito agli occhi e al naso, ma non alleviano la sensazione di naso chiuso. Esistono, per questo, i decongestionanti nasali. Per combattere l’asma, esistono i broncodilatatori, che aumentano il diametro dei bronchi, che, ristretti a causa del broncospasmo, rendono difficile la respirazione. I broncodilatatori favoriscono, quindi, un maggiore afflusso di aria ai polmoni, attenuando la tosse e l’affanno. Il farmaco più efficace nel trattamento della rinite, dell’asma e delle allergie in genere è il cortisone, che, per esempio, nel caso dell’asma, riducendo le infiammazioni delle vie aeree, migliora la respirazione. Lei è primario di Medicina Generale presso gli ospedali riuniti della Penisola sorrentina. Il suo reparto si occupa anche di allergie? Il reparto da me diretto ha già da tempo attivato un servizio di fisiopatologia dell’apparato respiratorio e di allergologia, dove vengono effettuati i test di funzionalità respiratoria e i test allergometrici. Siamo in grado di dare risposte, anche per quanto riguarda la desensibilizzazione al veleno degli imenotteri.

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