Pagine
▼
venerdì 1 aprile 2011
Un’azienda notificherà le multe agli stranieri
Meta - Finisce l'era dell'impunità per gli automobilisti stranieri in contravvenzione. La svolta arriva dal comune di Meta che nei giorni scorsi ha avviato la collaborazione in fase sperimentale con la Nivi Credit, l’azienda fiorentina specializzata nella notifica e riscossione delle sanzioni per violazioni al codice della strada. Obiettivo? Mettere sullo stesso piano i guidatori italiani con i conducenti di veicoli con targa straniera o di italiani residenti all’estero. Fino ad oggi, infatti, riuscire ad ottenere il pagamento di una contravvenzione relativa a veicolo immatricolati oltralpe ha significato affrontare un iter lungo e dispendioso che di fatto costava all’amministrazione pubblica più di quanto poi si riusciva a recuperare. E la questione è particolarmente sentita in quest’angolo di Costiera dove vige il divieto di transito dei bus turistici lungo il corso Italia in direzione Napoli. Tuttavia, nonostante i cartelli e le segnalazioni è frequente il caso di pullman stranieri provenienti da Sorrento che attraversano il centro cittadino, causando ingorghi e traffico in particolare nelle ore di punta. I vigili, quando ci sono, provano a fare le multe, ma riuscire a riscuotere è tutt’altra faccenda. «Tra spese postali e di notifica degli atti, senza contare il tempo e le risorse impiegate da un agente per seguire le pratiche, il lavoro relativo alle contravvenzioni alle targhe straniere è divenuto davvero enorme nel corso degli anni», spiegano dal comando della polizia municipale. Da qui la ricerca di una soluzione alternativa, promossa dal maresciallo Vincenzo Trombetta con il supporto del comandante Rocco Borrelli. Ecco spiegata l’individuazione di un soggetto esterno cui affidare l’intero iter e la cui retribuzione per il servizio reso avviene solo in caso di esito favorevole ed in percentuale sulla somma recuperata. (Fonte: Francesco Aiello da il Mattino)
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.