Parla Giuseppe Dilengite, candidato Sindaco (dal settimanale Agorà della Penisola Sorrentina)
Vico Equense - C’è un’inchiesta che coinvolge i livelli dirigenziali del Comune. Si parla di distrazione a favore di privati di fondi per 2 milioni di euro in relazione ad alcuni lavori pubblici realizzati. La campagna elettorale è iniziata sull’argomento c’è un silenzio assordante. Lei intende dire qualcosa? Sono avvocato e ho svolto funzione di magistrato onorario per sei anni ,sono stato Sindaco di Vico Equense e poi Vice Sindaco . Dunque ,la mia formazione culturale , la mia professione e le mie esperienze amministrative e di vita mi impongono di evitare commenti strumentali e facilmente utilizzabili in campagna elettorale. Si deve avere assoluto rispetto da un lato per il principio di non colpevolezza e dall’altro del lavoro dei magistrati. Quando si amministra si può sbagliare, l’importante è essere in buona fede. Personalmente con riguardo ai comportamenti individuali in casi del genere ritengo ammirevole lo stile “anglosassone” cioè quello di coloro che vistisi coinvolti in vicende giudiziarie di particolare gravità decidono di rassegnare le dimissioni dagli incarichi in attesa che sia fatta piena chiarezza sulla propria posizione. Mi sorprende un poco il fatto che non vi sia stata una netta presa di posizione in favore dei funzionari coinvolti da parte di chi essi rappresentano essendo funzionari di nomina fiduciaria diretta della parte politica. Per un amico ingiustamente coinvolto in un deplorevole accadimento di cronaca giudiziaria io da subito esprimerei la mia solidarietà e vicinanza sicuro della sua estraneità ai fatti contestati. Il Sindaco dovrebbe assumere qualche provvedimento? Mi sembra di essere stato chiaro: vi sono comportamenti obbligatori che derivano dalle norme, dalle leggi e dai regolamenti , altri derivano dalla propria formazione umana e culturale.
Il primo cittadino si presenta come sindaco del fare. In molte realizzazioni è riuscito. Perché il cittadino non dovrebbe votarlo? Questo mito del “FARE” che viene sbandierato dai sostenitori di Cinque e da egli stesso mi sembra un GRANDE BLUFF ! fare, nel senso di amministrare una città , è una attività complessa che si sviluppa in più fasi per fare bene occorre: avere una buona idea che sia rivolta al bene della città e che derivi dalla capacità di programmare per il futuro, verificare la possibilità che questa buona idea si possa realizzare (con uno studio di fattibilità, elaborare il progetto finalizzato alla concretizzazione della buona idea, reperire i fondi necessari per il finanziamento del progetto, ottenuti i finanziamenti si può infine passare alla fase di concreta realizzazione di quello che si era ideato, programmato e finanziato! Ma c’è di più: molte delle cose che Cinque dice di avere “fatto” sono state programmate dalla mia giunta o ancora prima da quella del sindaco Nino Savarese. Dal metanodotto, alla Raffaele Bosco, dalla Farmacia di Moiano passando per Piazza Kennedy , girando per via Antignano, via Cirignano, via Avigliano, Via S. Filippo e via Cocurullo dove ora sono in corso i lavori…solo per citare qualche esempio. Ci sono gli atti che lo dimostrano e che verrano distribuiti agli elettori perché il Grande Bluff sia svelato. Cinque è intervenuto vigorosamente nella fase realizzativa finale come testimonia la sua quotidiana presenza sui cantieri. Ma sembra che almeno sotto il profilo procedurale molte cose siano state fatte in maniera sbagliata tanto da provocare l’interessamento della magistratura!
Il vero limite dell'attuale gestione qual è? Tra le cose fatte non c’è nulla o quasi che sia stato programmato dal sindaco Cinque e questo è il limite di fondo della sua proposta.
Il vero FARE è qualcosa di meno banale e molto più serio rispetto a come viene presentato da Gennaro Cinque e dal suo entourage. Fare la sentinella sul cantiere in corso,può essere considerato ammirevole , ovvero può nascondere la incapacità di stare seduto dietro la scrivania a lavorare sodo , programmare il futuro e elaborare proposte per lo sviluppo del paese . Le faccio l’esempio dell’imprenditore : ogni azienda deve avere la costante presenza del titolare nella sede operativa dove egli dovrebbe occuparsi di trovare le commesse , i finanziamenti , per garantire lavoro ed essere competitiva sul mercato . Certo il titolare ogni tanto può anche scendere in fabbrica per verificare il lavoro degli operai , ma se lo fa tutti i giorni in breve il lavoro finirà e l’azienda sarà destinata al fallimento! Peraltro anche nella fase finale , quella realizzativa , si sono evidenziati i limiti della amministrazione Cinque. Parliamone pure? Ad esempio i lavori per realizzare Piazza Kennedy. Anche questa opera è stata programmata e avviata dalla mia giunta. Ma è stato perso tempo: circa due anni. I motivi ? Ritardi procedurali conseguenti all’intervento della Prefettura con una nota che ha segnalato rischi di infiltrazioni camorristiche. Ci sono state vicende giudiziarie conseguenti che hanno prodotto un enorme ritardo. Il Comune non si è nemmeno costituito in giudizio. Per la Scuola di Arola la stessa cosa. La prima gara di oltre un anno fa era viziata da errori procedurali e amministrativi. Fu vinta da tale ditta Caso. Dopo lunga vicenda giudiziaria il TAR e il Consiglio di Stato hanno stabilito che la gara era sbagliata, così con enorme ritardo i lavori iniziano e Cinque sbandiera il fatto come una grande vittoria… Non vi sembra un Grande Bluff? E il Comune cosa c’entra? Si potevano fare scelte diverse , ad esempio annullare immediatamente le gare e farne subito di nuove. . In altre occasioni questo è stato fatto , vedi per esempio il caso di via Antignano. Fu fatta una gara che l’amministrazione non ritenne confacente agli interessi pubblici, fu annullata subito e ne fu indetta una nuova.
Specialmente nel caso di Piazza Kennedy la gravità della situazione secondo me lo consentiva, invece si è fatta una scelta diversa e si sono accumulati ritardi di circa due anni di ritardo . Inoltre la esistenza di un tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata poteva essere pubblicizzato con un grido di allarme sociale per sensibilizzare l’opinione pubblica e scoraggiare il ripetersi dell’episodio. Ora vedrete che poco prima delle elezioni la Piazza sarà inaugurata con un altro Grande Bluff! Lei faceva cenno al metanodotto? Si, l’opera ha inizio grazie alla attività amministrativa della giunta del dott. Nino Savarese da me poi continuata. Solamente nella fase realizzativa è intervenuto ancora una volta vigorosamente Gennaro Cinque e così abbiamo avuto le strade ridotte come una campo minato per tanto tempo ai cittadini è stato procurato enorme disagio: macchine danneggiate, persone infortunate, tratti di carreggiata ridotti a paesaggio lunare. le strade sono state aperte e chiuse repentinamente senza avvisi alla cittadinanza, una sofferenza di quattro anni di tutta la città e il gas a tutt’oggi non è ancora arrivato !!!
Andiamo al piano politico. Lei stava nel centro destra, oggi è uscito? Gennaro Cinque ha distrutto il centro destra per realizzare i suoi obiettivi di egemonia autocratica e personalistica. In che senso? Oggi sta con Cinque chi la volta scorsa era contro . Persone come Armando De Rosa,l’avv. Benedetto Migliaccio suo acerrimo nemico fino a ieri l’altro. Per non parlare poi del candidato sindaco del centro sinistra Franco Lombardi avversario del centro destra nel 2001 e suo personale nel 2006. Che dire poi di Andrea Buonocore, storico esponente del PD e di Maurizio Cinque, coordinatore dell’Italia dei valori, ma di quali valori vogliono parlare dopo questa operazione ? Quale credibilità ha una proposta di coalizione del genere ? Quale è il “cemento” che unifica tali diverse e fino a poco tempo fa incompatibili anime politiche? Sembra che siano stati ammaliati tutti dalla voglia di “fare” …come Gennaro Cinque! Noi siamo coerenti con la nostra posizione politica di sempre , rappresentiamo una area politica moderata che oggi si identifica con un movimento di rinascita del Meridione, siamo insieme ad un gruppo di cittadini che ha animato la associazione per Vico ed i suoi Casali e che intende la Politica in senso puro , come impegno civile e non come mera gestione del potere. Chiariamo un aspetto importante: nel 2009 cinque assessori su sette furono cacciati dal sindaco. Lui non dice perché vi ha messo fuori dalla giunta. Ma lei che idea si è fatto? Cinque non ha mai dato una spiegazione pubblica della sua manovra di epurazione. Ha farfugliato che noi non si lavorava abbastanza ma tale affermazione sfiora il paradosso . Eravamo stati capaci di lavorare e di cambiare il paese dal 2001 al 2005 e poi dal 2006 al 2009 , di ottenere un risultato politico esaltante facendo eleggere uno sconosciuto a sindaco con il settanta per cento di preferenze per il centro destra e poi all’improvviso siamo diventati inetti ed incapaci ??Ma chi può crederci ? Approfitto dello spazio da Lei gentilmente concessomi per chiedere ancora una volta un confronto faccia a faccia in pubblico con Gennaro Cinque su tutti gli argomenti trattati , proprio tutti . Vorrei che avesse il coraggio di farlo , ma non credo ciò accadrà . Farà parlare altri per lui , come ha sempre fatto: è il “fare” che gli riesce meglio.
Personalmente?! Ho letto il comunicato stampa della Procura della Repubblica, posso solo e soltanto dire che è un'accozzaglia di assurdità, fesserie e cose non corrispondenti al vero. Vedrete quando tutto sarà risolto. RAFFAELE STARACE
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