Di Gennaro Cinque
Cinque anni fa mi sono candidato ad amministrare la città di Vico Equense perché avevo il fine di trasformarla. Per farlo era necessario svilupparla sotto il profilo delle infrastrutture. È stata una sfida particolarmente difficile, decenni d’inattività avevano bloccato il territorio, rendendolo privo di un’identità. I risultati già raggiunti sono più che incoraggianti. Nelle scorse settimane, infatti, abbiamo presentato un “bilancio di fine mandato” dimostrando con i fatti le tante opere pubbliche realizzate. Penso alla costruzione della rete di distribuzione Gas metano; alla sistemazione e messa in sicurezza di alcuni tratti della via Raffaele Bosco compresi tra le località di Seiano e Moiano; alla realizzazione di un parcheggio interrato sottostante la centralissima Piazza Mercato; alla ristrutturazione dell’area di gioco del campo di calcio di Via Raspolo; alla messa in sicurezza di via San Francesco, alla sistemazione di via Antignano; al completamento dei lavori di recupero e adeguamento funzionale della Nuova Casa Comunale; alla riqualificazione urbanistica e funzionale di via Canale; alla messa in sicurezza e adeguamento funzionale della Scuola elementare e materna G. Pascoli in via Sconduci; alla manutenzione straordinaria e adeguamento alle vigenti normative dell’Istituto F. Caulino di Moiano. Questo solo per citarne alcuni.
Credo che si possa parlare di un risultato storico: l’importanza delle opere, il loro significato tra la vita cittadina e le dimensioni finanziarie dell’intervento ne ha fatto uno straordinario strumento di crescita per la nostra città. All’indomani della mia elezione, era necessario riattivare la vita amministrativa ferma da diverso tempo a causa della fine prematura dell’amministrazione precedente. Per questa ragione l’impegno principale che ho assunto è stato quello di mettere a disposizione della comunità la mia persona e tutto il mio tempo per l’intero mandato evitando in maniera categorica che potesse di nuovo verificarsi il commissariamento. Questo è stato possibile anche grazie a una maggioranza coesa e seriamente impegnata nell’azione politica amministrativa. Ora, scorrendo velocemente l’elenco mi accorgo che non tutto quello che avevamo previsto cinque anni fa è stato portato a compimento. Molte cose ancora sono rimaste da fare e per questo diventa indispensabile, oggi, la continuità amministrativa affinchè non si perda il lavoro fin qui iniziato. È palese che cinque anni non siano sufficienti per portare a termine tutti i progetti intrapresi soprattutto con un territorio così vasto e particolare. Il lavoro deve continuare, con tenacia, per lo sviluppo della Città. Insieme, con orgoglio e fiducia nei nostri mezzi. Mai come oggi il futuro è nelle nostre mani.
"Caro Sindaco" clicca su questo link parlano di lei http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/24/
RispondiEliminaSergio De Martino