Massa Lubrense - Scatta la guerra all’abbandono indiscriminato dei rifiuti nell’area di Marina del Cantone, nella baia di Nerano, nel pieno della zona C della riserva marina protetta di Punta Campanella, dove con l’arrivo dell’estate si sono moltiplicate a dismisura le presenze dei residenti, vacanzieri, villeggianti, turisti in prevalenza di nazionalità tedesca, tutti comunque a digiuno sulla regolamentazione che disciplina il deposito ed il ritiro dei rifiuti umidi, plastica e vetro, carta e cartone, ingombranti. Negli ultimi due giorni ad essere invasa da sacchetti di rifiuti di natura indiscriminata è stata via Amerigo Vespucci, unica strada di accesso a Marina del Cantone, sul cui percorso si trovano la caratteristica “Spiaggia dei tedeschi”, il rinomato ristorante “Quattro passi”, i celebri punti gastronomici de “Lo Scoglio” e la “Taverna del Capitano”. L’inesistenza di un preciso punto di conferimento determina uno scompiglio pressoché totale con visitatori che giungendo da ogni parte d’Italia e d’Europa, dopo una giornata di mare e sole, non possono che abbandonare i sacchetti di rifiuti contenenti materiali alla rinfusa negli angoli delle strade. Da due giorni gli agenti della polizia municipale, già costretti a disciplinare ingorghi di traffico, sono costretti a pattugliare l’area soffermandosi nei punti dove vengono abbandonati i sacchetti di rifiuti per improvvisarsi operatori ecologici ed aprendo le buste una per una, nella speranza di riuscire ad identificare il proprietario dell’immondizia. Speranza vana, visto che dai sacchetti sono emersi rifiuti e cartacce non solo di nazionalità italiana ma anche tedesca, francese ed inglese, particolare che impedisce al corpo della polizia municipale di risalire ai colpevoli dell’abbandono dei sacchetti. Di sicuro esistono però anche cittadini indisciplinati della penisola sorrentina, tanto che alcuni sacchetti per plastica ed umido portavano la denominazione dei comuni di provenienza, Vico Equense, Sant’Agnello, Sorrento, a dimostrazione del fatto che molti possessori di seconda casa utilizzano il sacchetto del proprio comune di residenza per fare fronte allo smaltimento dei rifiuti in area protetta. (Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli)
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domenica 10 luglio 2011
Abbandono selvaggio dei rifiuti, controlli
Massa Lubrense - Scatta la guerra all’abbandono indiscriminato dei rifiuti nell’area di Marina del Cantone, nella baia di Nerano, nel pieno della zona C della riserva marina protetta di Punta Campanella, dove con l’arrivo dell’estate si sono moltiplicate a dismisura le presenze dei residenti, vacanzieri, villeggianti, turisti in prevalenza di nazionalità tedesca, tutti comunque a digiuno sulla regolamentazione che disciplina il deposito ed il ritiro dei rifiuti umidi, plastica e vetro, carta e cartone, ingombranti. Negli ultimi due giorni ad essere invasa da sacchetti di rifiuti di natura indiscriminata è stata via Amerigo Vespucci, unica strada di accesso a Marina del Cantone, sul cui percorso si trovano la caratteristica “Spiaggia dei tedeschi”, il rinomato ristorante “Quattro passi”, i celebri punti gastronomici de “Lo Scoglio” e la “Taverna del Capitano”. L’inesistenza di un preciso punto di conferimento determina uno scompiglio pressoché totale con visitatori che giungendo da ogni parte d’Italia e d’Europa, dopo una giornata di mare e sole, non possono che abbandonare i sacchetti di rifiuti contenenti materiali alla rinfusa negli angoli delle strade. Da due giorni gli agenti della polizia municipale, già costretti a disciplinare ingorghi di traffico, sono costretti a pattugliare l’area soffermandosi nei punti dove vengono abbandonati i sacchetti di rifiuti per improvvisarsi operatori ecologici ed aprendo le buste una per una, nella speranza di riuscire ad identificare il proprietario dell’immondizia. Speranza vana, visto che dai sacchetti sono emersi rifiuti e cartacce non solo di nazionalità italiana ma anche tedesca, francese ed inglese, particolare che impedisce al corpo della polizia municipale di risalire ai colpevoli dell’abbandono dei sacchetti. Di sicuro esistono però anche cittadini indisciplinati della penisola sorrentina, tanto che alcuni sacchetti per plastica ed umido portavano la denominazione dei comuni di provenienza, Vico Equense, Sant’Agnello, Sorrento, a dimostrazione del fatto che molti possessori di seconda casa utilizzano il sacchetto del proprio comune di residenza per fare fronte allo smaltimento dei rifiuti in area protetta. (Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli)
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