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venerdì 23 settembre 2011
Primarie PD, Lepore: No indagati “per ora”
“Non ci sono ancora indagati”. Lo dice al VELINO il procuratore della Repubblica di Napoli Giandomenico Lepore sull'inchiesta che vuol far luce su possibili infiltrazioni dei clan nelle primarie per la scelta del candidato sindaco di Napoli. La Dda partenopea è al lavoro per chiarire cosa accadde il 23 gennaio 2011 quando le primarie del Pd anziché incoronare il candidato sindaco, si trasformarono in una guerra 'tutti contro tutti' tra accuse, contestazioni, polemiche e battaglie legali. Documenti e diffide in particolare tra i due principali sfidanti: Andrea Cozzolino e Umberto Ranieri. Vinse il primo con una scarto di circa 1200 voti. Ma su quello che doveva essere lo strumento democratico e di partecipazione “della base” del partito, aleggia lo spettro della malavita organizzata. Procuratore com'è partita l'inchiesta? “Non possiamo entrare troppo nel merito. Diciamo che da attività investigative anche di altre inchieste, siamo arrivati a ipotizzare possibili infiltrazioni della malavita”. Il fascicolo è stato aperto e affidato alla Dda: avete idea di quali clan possano essersi intromessi? “L'indagine è ai primi passi ed è presto per far ogni tipo di ipotesi per ora. Certo abbiamo delle ipotesi dettate dall'esperienza maturata dai magistrati della Direzione distrettuale Antimafia, ma è presto per rispondere a questa domanda”.Quanti indagati? “Non ci sono al momento iscritti nel registro degli indagati”. Quali saranno i prossimi passi? “Dobbiamo avere delle informative di Polizia Giudiziaria, poi ascolteremo chi potrà darci elementi utili a capire cosa sia accaduto con precisione”. Dottor Lepore un'ultima domanda: quando scoppiò il caso primarie Napoli, la contattammo per chiederle se era stato aperto un fascicolo: come mai l'indagine è partita soltanto alcuni mesi dopo? “Se rilegge cosa le ho detto prima capirà: sono emersi elementi nuovi da attività investigative di vario tipo. Non posso dire altro”. (Fonte: Il Velino Campania)
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