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mercoledì 8 agosto 2012
Spending review. Palagiano: approvato un ordine del giorno per ridurre lo spreco dei farmaci
La Camera dei Deputati ha approvato oggi un ordine del giorno, presentato da Antonio Palagiano, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori e disavanzi in campo sanitario, che impegna il Governo ad attivarsi al fine di prevedere, per i medicinali rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, la limitazione della prescrivibilità a un solo farmaco per ricetta, tranne che per gli antibiotici monodose e quei pochi soggetti che già usufruiscono della possibilità di averne prescritti tre. Palagiano ha sottolineato che “l’articolo 15 della c.d. “spending review” contiene disposizioni dirette a ridurre la spesa farmaceutica, che tuttavia rischiano di essere inutili perché non agiscono sulle cause e non consentono di ridurre gli sprechi. Si è applicata ancora una volta la logica dei “tagli lineari”, senza alcun provvedimento per ridurre effettivamente i costi reali all’origine, per agire sulle prescrizioni improprie, sugli sprechi e sulle illegalità che gonfiano la spesa farmaceutica territoriale”. Continua Palagiano: “L’ordine del giorno prevede invece una misura semplice, già sperimentata in passato nella Regione Lazio con risparmi di quasi il 40% nel periodo considerato, in grado di contribuire a contenere la spesa farmaceutica senza oneri per la finanza pubblica, che porterebbe a una diminuzione consistente degli sprechi. Tutti i componenti della filiera del farmaco ne avrebbero dei benefici: il paziente sarebbe portato a richiedere la prescrizione dei soli farmaci necessari; il medico sarebbe scoraggiato a prescrivere farmaci ulteriori e inutili, il farmacista fornirebbe solo quelli realmente indispensabili. Dobbiamo sottolineare che gran parte dei farmaci erogati dal SSN non vengono utilizzati, scadono e devono essere smaltiti. Quindi allo Stato costano due volte. Infine, un altro effetto non trascurabile sarebbe quello di rendere più difficile le illegalità che affliggono il settore, impedendo che le ricette su cui è indicato un solo prodotto vengano alterate, aggiungendo successivamente un altro farmaco, magari ad alto costo, prima della consegna delle ricette all’ASL per richiederne il rimborso”.
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