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lunedì 24 settembre 2012

Spese Regione Campania, i gruppi consiliari «pubblicheremo i rendiconti»

Fonte: di Adolfo Pappalardo da Il Mattino 

«Caffè per caffè, euro per euro da domani (oggi ndr) tutte le spese saranno pubbliche», spiega Peppe Russo, capogruppo Pd in consiglio regionale. E aggiunge pure: «Poi chi vuole può anche venire a fotocopiare i registri dove sono elencati tutte le singole voci: non abbiamo nulla da nascondere». E così l’Idv. «Un paio di giorni al massimo e le spese del gruppo saranno pubbliche», spiega il capogruppo dipietrista Eduardo Romano di ritorno dalla festa nazionale del partito da Vasto. «Venerdì - aggiunge - quando il caso è scoppiato eravamo già tutti in Abruzzo, alla kermesse dell’Idv: solo per questo non abbiamo potuto esibire e rendere pubblico il rendiconto». Il riferimento, nemmeno tanto velato, è al Pdl che venerdì ha reso subito note le spese del proprio gruppo. «Darlo per macro aree come ha fatto il partito di Berlusconi è semplicissimo, per questo non siamo riusciti a farlo subito: euro per euro renderemo trasparente ogni singola spesa. Dai caffè alle spese di cancelleria: non abbiamo nulla da temere e vediamo chi seguirà il nostro esempio», promette il capogruppo democrat Russo. Tutto nasce dai documenti acquisiti, dalla Guardia di Finanza venerdì mattina, negli uffici del Consiglio regionale della Campania. All’esame degli investigatori i bilanci dei gruppi regionali in cui si fa riferimento alla ripartizione dei fondi e alla rendicontazioni delle somme erogate. Occorre capire se ci siano irregolarità e, soprattutto, verificare se vi siano casi analoghi a quelli riscontrati nel Lazio dove alcuni consiglieri avrebbero usato il denaro pubblico per fini personali.

La procura (pm Giancarlo Novelli) ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di peculato ma sinora non sarebbero emerse irregolarità. Niente cene a base di ostriche e champagne, suv o bonifici verso l’estero come riscontrato alla Pisana in questi giorni. Ma l’atmosfera di caccia alle streghe rimane e al Centro direzionale i consiglieri si sentono comunque nel mirino. Anche se, a onor del vero, i fondi a disposizione dei gruppi sono esigui rispetto ai colleghi del Lazio che possono contare su 15 milioni l’anno. Senza contare la possibilità di formare gruppi anche con un solo consigliere. E se un tempo anche qui esistevano i monogruppi ora i partiti in Consiglio devono accontentarsi di appena un milione. Che è così diviso: 206.771 al Pdl (21 consiglieri); 152.536 al Pd (14); 71.183 a Udc e gruppo Caldoro presidente; 53.105 all’Idv; 44.066 al gruppo misto; 35.026 a Udeur, Pse, Noi Sud. La legge prevede un massimo di 1.100 euro al mese al singolo consigliere e un massimo di 2.100 al capogruppo. Spesi come? Venerdì il Pdl ha esibito la sua rendicontazione: in sette mesi sono stati spesi 170mila euro su un totale di 177mila 977 euro. Tra le uscite, 2.454 per giornali e riviste; 1.625 per materiale d’ufficio; 11.625 per spese di rappresentanza, rimborsi di spese di trasporto, convegni, manifestazioni; 6.599 per collaborazioni e consulenze; 14.355 euro per rimborsi corrisposti ai consiglieri sotto forma di collaborazioni. Oggi lo faranno, ma promettono in maniera più analitica, Pd e Idv. Poi mercoledì è stata convocata una seduta del consiglio in cui viene promessa un’ulteriore sforbiciata. Tagliare anche questo milione o almeno, come ha proposto il capogruppo democrat Russo, di avere un regolamento per rendicontare queste spese. Non solo. All’ordine del giorno la proposta di cancellare ad horas i posti dei 120 comandati (già sul piede di guerra) che costano 4,5 milioni di euro l’anno. Solo scena per evitare l’avanzare dell’antipolitica? Vedremo

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