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venerdì 28 dicembre 2012

Il distretto turistico adesso è una realtà: aderiscono tutti i comuni

Il sì di Sant’Agnello, Vico, Meta e Massa 

Il «distretto turistico» è realtà. Dopo Sorrento anche i Comuni di Meta, Vico Equense, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Massa Lubrense hanno aderito all’iniziativa che potrebbe sancire un rilancio turistico della terra delle sirene. A Meta la giunta guidata dal sindaco Trapani ha dato il suo placet per l’adesione. Se il mondo cambia e cambiano anche le norme in penisola si cerca di adattarsi ai cambiamenti, sfruttare tutti i vantaggi che la legge pone per reperire investimenti e fondi e far svoltare nel nuovo millennio un luogo amato in tutto il mondo. Con il decreto legge 70/2011 è stata colta l’opportunità dell’istituzione dei distretti a vocazione turistico-balneare nei territori della fascia costiera con la finalità di riqualificare e rilanciare l’offerta turistica a livello nazionale e internazionale. La giunta di Meta, così come gli altri esecutivi della penisola, in considerazione della vocazione prevalentemente turistica alberghiera che è il volano dell’economia del comune guidato da Trapani, ha scelto di presentare la propria domanda di adesione al progetto nel suo insieme approvandone l’atto costitutivo e lo statuto. L’iniziativa parte dal basso volendo coinvolgere al proprio interno tutti gli imprenditori del settore turistico che hanno come obiettivo il rilancio del comparto e del sistema produttivo di Meta e della penisola. La cooperazione sarà la nuova frontiera per i piccoli Comuni e in penisola sorrentina sembra che tutti vogliano rilanciare progetti comprensoriali. Su questa linea si spiega la scelta fatta dagli amministratori metesi che hanno spinto per aderire all’associazione distretto turistica della penisola sorrentina. Chiaro l’obiettivo di accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori del distretto, di migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nelle produzioni di servizi. E, ancora, di assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano. I distretti, secondo la normativa, costituiscono infatti «zone a burocrazia zero». Sono infine previste agevolazioni, bonus fiscali e crediti d’imposta. (Fonte: José Astarita da Metropolis)

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