di Tonino Scala
"La fine di un sogno: storia di un italiano" è un romanzo di Mario Aloe ambientato in un periodo cruciale della storia italiana: gli anni che vanno dalla fine del 1700 alla morte di Gioacchino Murat a Pizzo Calabro.
Epoca di grandi sconvolgimenti, di crisi verticale degli assetti statali, ma anche di forti speranze ed illusioni. L'illuminismo prima, la massoneria coi suoi circoli diffusi pure in numerosi centri calabresi e le correnti giacobine poi hanno formato una generazione di giovani aperti al futuro e vogliosi di fare la storia.
Il loro coraggio e sacrificio è stato il cuore della rivoluzione napoletana del 1799, degli alberi della libertà piantati nelle piazze di Catanzaro, Tropea, Crotone, Pizzo, Amantea, Monteleone(l'attuale Vibo Valenzia), Cosenza e nei paesi albanesi e il lascito per i moti successivi degli anni venti dell'ottocento e di quelli del 1848.
Tanti pensano,ancora oggi sulla scorta della retorica leghista, che l’Italia sia un’astrazione, una pura invenzione: quest’opera cerca di mostrare il cammino faticoso che l’idea dell’Italia ha dovuto compiere. Un cammino intrapreso in varie parti della penisola e che noi seguiremo in un giovane calabrese, uno di quei giovani abitanti del regno delle due Sicilie che scelse di stare dalla parte della ragione.
All'interno di questa vicenda si colloca l'azione del libro. Ve lo consiglio.
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