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lunedì 7 gennaio 2013
Ufficio postale di Arola: summit decisivo dopo la petizione e le proteste degli utenti
Vico Equense - Ore decisive per l’ufficio postale
di Arola. Si terrà lunedì il tanto
atteso, e si spera definitivo,
incontro tra il sindaco Gennaro
Cinque, l’assessore Giuseppe
Russo, il rappresentante legale
del proprietario dell’immobile
Giovanni Cuccaro, il dottor
Mancuso (responsabile uffici
postali della Regione Campania)
ed alcuni rappresentanti
della frazione collinare di Vico
Equense; ancora poche ore e i
residenti scopriranno se effettivamente
entrambe le parti
avranno espresso la chiara volontà
di rinnovare il contratto e
di conseguenza di tenere aperto
l’ufficio postale di Arola.
Tutto ebbe inizio lo scorso
novembre quando gli abitanti
di Arola videro affiggere
all’ingresso del proprio ufficio
postale un avviso di chiusura.
Immediata la reazione dei cittadini
che, occupando in modo
del tutto pacifico l’ufficio situato
a via Masturzo e sottoscrivendo
una petizione sostenuta
da circa 1000 firme, riuscirono
ad ottenere un incontro a Portici
tra le parti interessate ed
il responsabile procedimenti
contratti Poste Italiane; incontro
che purtroppo saltò
incredibilmente, provocando lo sgomento della popolazione.
Grazie all’impegno in prima
persona dell’assessore Giuseppe
Russo, l’amministrazione
comunale di Vico Equense
riuscì nel frattempo ad ottenere
una proroga fino al 17 dicembre,
al termine della quale
sarebbe dovuto arrivare un
accordo. L’accordo non arrivò
ed il direttore dell’ufficio postale
Salvatore Testa annunciò
di aver ottenuto un’ennesima
proroga fino alla fine del mese
di dicembre e che, a conclusione
delle festività natalizie, e
con l’arrivo dell’anno nuovo,
le parti interessate si sarebbero
incontrate per definire il futuro
dell’ufficio postale.
Quel giorno è finalmente arrivato,
ormai siamo alle ore
decisive. Riuscirà il Comune
di Vico Equense, spinto dalla
passione degli abitanti della
frazione, ad evitare la chiusura
dell’ufficio postale di Arola? La
situazione non sembra essere
delle migliori; Poste Italiane
è orientata verso una netta
razionalizzazione degli uffici
postali e probabilmente non
solo l’ufficio di Arola, ma anche
quello di Massaquano rischia
di diventare bersaglio di tale
operazione. (Fonte: Giuseppe Buonocore da Metropolis)
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