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lunedì 7 gennaio 2013
«Le Pacchianelle», una tradizione che si ripete
Vico Equense - La rappresentazione de «Le Pacchianelle», giunta alla 104esima edizione, ieri si è proposta al pubblico, nella sua veste tradizionale. Grandi e bambini vestiti con gli abiti poveri della tradizione contadina, i pacchiani appunto, hanno sfilato in corteo per rendere omaggio al Salvatore recando in dono frutta, agrumi, noci, olio, vino, prodotti caseari, dolci, accompagnati dall’immancabile presenza di animali da cortile. “La frettolosa quotidianità, - commenta Claudia Scaramellino sul suo profilo FB - la miriade di interessi che convivono in una piccola Città, le possibili antipatie, le apparenti o vere diversità rendono spesso il cittadino estraneo all'altro. Ma ci sono momenti dell'anno in cui questa stessa gente si ritrova a rivivere riti e tradizioni, che già di anno in anno hanno scandito la vita di ciascuno. Sempre gli stessi, ma sempre più ricchi dei ricordi di situazioni divertenti o del rimpianto di persone che non ci sono più. Salvaguardare i riti e i luoghi della memoria collettiva è segno di grande civiltà. Perpetuare le tradizioni, avendone chiari i significati civili e religiosi, rende la comunità più solidale (almeno al momento) e sicuramente più ricca di valori e di memoria collettiva. Anche in questi significati è parte di un'identità cittadina. Continuare questi riti, nell'attuale crisi di fondi e introiti, è sempre più difficile. Ma non si può mancare a un dovere verso i nostri figli e nipoti. Non possiamo permettere che si liquidi la tradizione con l'archiviazione del troppo vecchio che sa di arretrato o di cafone, perchè proprio questo atteggiamento sarebbe segno di cecità e di malinteso senso della cultura o del progresso, disprezzo della nostra semplice, ma significativa storia. Quella di noi vicani, popolo di contadini, marinai, artigiani del latte e dei mestieri,di menti dotte, di donne e di uomini generosi: tutta questa ricchezza trova rappresentazione nel corteo delle Pacchianelle, animato dal calore di una fede antica.”
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