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sabato 2 febbraio 2013

Sos ruspe, previsti 200 abbattimenti

Vico Equense - Sos ruspe: sono oltre duecento le costruzioni abusive che nelle prossime settimane, salvo una “tregua elettorale”, dovrebbero essere demolite tra la penisola sorrentina, i monti Lattari e la zona di abatese. E nelle ultime ore il tema si è fatto caldo sia dopo la demolizione di una villa a Gragnano e l’intervento di alcuni esponenti politici sull’argomento. Tra i primi a metter bocca sulla questione è stato l’ex senatore Idv Nello Di Nardo, ora a candidato tra le liste del movimento politico “Rivoluzione civile” del pm siciliano Ingroia. Di Nardo ha sottolineato che la via d’uscita al problema che interesserà centinai di famiglie del napoletano è la riapertura dei termini del condono edilizio del 2003. All’indomani delle sue parole in tanti, anche politici del suo stesso movimento politico, lo hanno attaccato bocciando il ricorso ad una “sanatoria” per gli abusi edilizi. La situazione è delicata: da una parte molte famiglie rischiano di perdere la casa di necessità e dall’altra sponda c’è la legge che dà più margine al fenomeno dell’abusivismo edilizio. Al dibattito si sono aggiunti anche altri, tra cui Michelangelo Scannapieco, leader del comitato “Diritto alla casa”: «al di là del colore politico vorrei che i nostri rappresentanti difendessero il loro territorio e i cittadini campani, come fanno i politici. La vicenda degli abbattimenti ci fa sentire italiani di serie B, visto che altre regioni hanno usufruito del condono 2003, per questo chiediamo uno scatto d'orgoglio da parte dei politici». E proprio nel pomeriggio di ieri Massimo de Angelis, candidato alla Camera in Campania 1 con la lista “Fratelli d’Italia” il cui manifesto politico «prevede la tutela ed il rispetto ambientale, oltre che della legalità». L’esponente di centrodestra di Castellammare sottolinea il «paradosso a causa di una legge dello Stato che è risultata non applicabile nelle nostre zone “grazie” alla cieca ed ottusa amministrazione di Bassolino». Così anche de Angelis opta per «fermare le ruspe» in quanto, «anche alla luce del pubblico riconoscimento degli errori commessi, di noti ed importanti esponenti politici del centrosinistra locale, credo che sarebbe il caso di considerare l’emergenza sociale della questione applicando il principio della salvaguardia dell’ abitazione per necessità, nell’attesa che il nuovo parlamento affronti in via risolutiva questa grave ed indilazionabile necessità». (Fonte: rc da Il Giornale di Napoli)

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