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sabato 23 marzo 2013

Concorso ingegneri: Comune bocciato

Il professionista vincitore del bando ottiene il risarcimento danni: firmata la transazione da 11mila euro 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Vico Equense - Era il 2007 quando l’amministrazione comunale di Vico Equense, già guidata dal sindaco Gennaro Cinque, diede l’ok ufficiale per assumere - a tempo determinato - tre tecnici: un ingegnere civile e due geometri. Così partì immediatamente la procedura amministrativa per pubblicare il bando di gara. Poi «vinto» da un professionista che però non è stato più «ingaggiato» dal Comune di Vico Equense. Quindi l’inizio di una lunga querelle giudiziaria dinanzi al Tribunale del lavoro, vinta dall’ingegnere in primo grado. A seguire il ricorso in appello dell’ente municipale e l’avvio di trattative fra le parti fino a giungere alla transazione: il Comune di Vico Equense, alla fine, dovrà sborsare una discreta somma di denaro, 11mila euro, per un’assunzione non più effettuata. E’ la storia che vede protagonista Fabrizio Moccia, ingegnere civile che nel 2007 decise di aderire alla proposta concorsuale messa a punto dall’amministrazione comunale. Certo, l’opportunità di poter essere impiegato negli uffici del Comune - oltre a permettere al professionista di avere un introito - avrebbe portato il tecnico a maturare un’importante esperienza formativa. Ma di quel contratto a tempo determinato di 6 mesi neppure l’ombra. L’ingegnere Moccia si classificò al primo posto della graduatoria. Un successone, meritato nelle prove previste dal concorso. Ma neanche il tempo di «esultare», che arrivò il colpo di scena.

L’amministrazione comunale, all’improvviso, dopo lo svolgimento degli esami finali, decise di fermarsi. Come? Comunicando al professionista che il concorso non avrebbe avuto alcun seguito «per subentrate e diverse esigenze organizzative dell’ente». Novità tutt’altro che gradita all’ingegnere Moccia che non esitò un istante a trascinare in tribunale il Comune di Vico Equense presentando un ricorso al giudice del lavoro di Torre Annunziata. Obiettivo abbastanza chiaro: vedersi riconosciuto dal tribunale il proprio diritto all’assunzione e dunque ottenere la condanna dell’amministrazione comunale al risarcimento dei danni patiti a seguito dell’intervento dell’ente municipale. Il tutto dovuto al dietrofront. Il Comune di Vico Equense si costituì regolarmente in giudizio, si difese ma non servì a nulla. O meglio, servì a limitare i danni. Il tribunale accolse - in parte - le richieste dell’ingegnere condannando il Comune al pagamento di una somma pari alle retribuzioni che il professionista avrebbe incassato solo se avesse avuto l’incarico. Cioè 25mila euro. L’amministrazione impugnò la sentenza emessa in primo grado, ma poi ha iniziato a «dialogare» sia con il professionista che con il suo legale. Un modo proficuo per evitare di proseguire nella battaglia e trovare un accordo. Che è giunto puntuale. Il Comune di Vico Equense risarcirà Moccia di 11mila euro.

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