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Flora Beneduce |
Vico Equense - Chi è il prossimo? È questo l’interrogativo che ha posto l’arcivescovo di Sorrento- Castellammare di Stabia, monsignor Franco Alfano, agli operatori sanitari riuniti in occasione della giornata del malato. Nel salone conferenze della direzione sanitaria a Sorrento, il vescovo cha, così, illustrato la parabola del buon samaritano, spiegando che “prossimo” è chi ha compassione.
“Le parole del nostro vescovo sono parole ispirate, profonde, di incredibile spiritualità e umanità – dice
Flora Beneduce, primario di Medicina generale e Pronto soccorso degli ospedali riuniti della Penisola sorrentina -. Monsignor Alfano ci ha invitati ad essere samaritani per amore e ci ha ricordato di essere dei privilegiati, per la possibilità costante di incontrare l’altro, uomo o donna, percosso dal dolore fisico o provato dalla sofferenza psicologica. È stato bello sentirsi chiamati ad un percorso di carità, che va oltre la professione medica”.
E così come il discorso del vescovo ha colpito la dottoressa Beneduce, anche il suo staff si è sentito toccato da un sermone così colloquiale e illuminato da entrare nel cuore di ciascuno. “Ogni giorno viviamo il nostro lavoro come una missione – dice Anna Maresca, caposala dell’unità operativa di Medicina generale all’ospedale anta Maria della Misericordia di Sorrento -. Solo oggi, però, abbiamo messo a fuoco il valore autentico della nostra missione: essere samaritani, per lenire le ferite del corpo e dell’anima”.
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