«Più solidità senza interessi personali»
Vico Equense - «Il popolo è sovrano in
ogni decisione, ha scelto il suo sindaco
in Gennaro Cinque, io ho l’onore di conoscerlo
da sempre, ho constatato, la sua
capacità, caparbietà, tenacia, convinzione,
condividendo anche la stessa trincea
in alcuni lavori. Nella sua
politica del “fare” non
esistono altre figure».
Vincenzo Cioffi resta fedele
al primo cittadino,
andato a finire al centro
della bufera politica con
la giunta andata a casa
con dimissioni in tronco.
Il neo consigliere del Pdl
- subentrato in aula al
posto del dimissionario
ex presidente del consiglio
comunale, Matteo De
Simone - interviene sulla
bufera scoppiata dopo la
promozione come neo gestore
dei lavori del consigliere
comunale della lista
civica «Colline Vicane»,
Maurizio Cinque.
«Il treno della maggioranza partito
nel maggio 2011 sta dimostrando una
leggera debolezza del gruppo dovuta
a delle incomprensioni interne, che di
conseguenza pregiudica le battaglie sui
grandi temi cari al partito ed all’elettorato,
indubbiamente ha bisogno di nuove
motivazioni, di sprono, di maggiore
entusiasmo, di spirito di sacrificio e di
alta responsabilità verso gli elettori ed
il paese - dichiara Cioffi -. Ecco è qui
che penso di rendermi utile, con la mia
presenza in mezzo a voi, l’esperienza,
senso dello Stato, instancabili mediazioni
e buonsenso, tutte unicamente votate
a cercare di unire, di fare squadra, di
stabilire un rapporto: schietto, sincero,
di confronto, dialogo, costruire ponti no
muraglie, esseri esempi da seguire per i
giovani e la società, intendere la politica
come disse Papa Paolo VI “la politica è la
più alta forma di Carità Cristiana”, non
a centri di potere, pensando di essere
migliori, capaci intelligenti, non bisogna
cadere in questa falsa certezza. Di
intendere il consiglio comunale luogo di
dialogo di confronto nel rispetto reciproco,
al solo fine di portare benessere alla
cittadinanza e non un luogo ove regna
quasi l’immunità per atti offensivi alla
dignità personale e al colore politico di
appartenenza. Saper accettare le proposte
anche dalla minoranza che possono
essere espressione di “Buona Politica”.
In questo particolare momento di grave
crisi economica, di rinnovamento, di
contestazione, di programmi sempre più
simili tra varie forze politiche ma senza
una risposta certa, mettiamo da parte
gli eventuali interessi, disegni personali
e offriamo modelli di vita da seguire,
soprattutto anche alla ricerca di valori». (Fonte: Salvatore Dare da Metropolis)
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