L'incoerenza fatta coerenza

di Luigi Savarese, consigliere comunale PdL

Vico Equense - Il Sindaco si rifiuta di dare conto alla città di come sono stati spesi i soldi pubblici..." questo è il messaggio che l'opposizione intende far passare. Come se nell'ultimo Consiglio Comunale dove noi, maggioranza democraticamente eletta, fossimo stati volutamente assenti. Se solo si fossero preoccupati di discutere l'argomento sul Bilancio Consuntivo all'ordine del giorno probabilmente non avrebbero dato vita ad uno scenario di pura ipocrisia. È doveroso sottolineare l'incoerenza, camuffata da "coerenza", di questi "Signori Paladini dell'Etica Politica...". Nell'ultimo Consiglio Comunale, sempre noi, la vera maggioranza, quella democraticamente eletta in questo Paese, abbiamo deciso di non presentarci in Consiglio Comunale in quanto non avendo più una maggioranza consiliare, eravamo ben consapevoli del fatto che non avremmo potuto condizionare in nessun modo l'esito del voto sul Bilancio Consuntivo, visto che, dopo l'elezione del Presidente del Consiglio, i numeri (in Consiglio Comunale) ci condannavano... almeno quando questi giochino a favore di persone serie e coerenti. Nel Nostro Consiglio Comunale non è così: la nostra opposizione Consiliare, la stessa che ha messo in discussione con interrogazioni e denunce ogni atto gestionale rendicontato in questo bilancio, oggi valuta l'ipotesi di votarne l'approvazione a dispetto di tutto e tutti. Incredibile. L'odio e la paura nei confronti di Gennaro Cinque spinge questa minoranza a mettere da parte la così tanta declamata "etica politica". Ritornando ai problemi di casa nostra, invece, dall'ultimo Consiglio Comunale abbiamo compreso chiaramente che Maurizio Cinque, quale presidente del Consiglio, rappresenta unicamente uno "sgarbo" a Gennaro Cinque. Pertanto se oggi teniamo alle sorti del Paese e non vogliamo il commissariamento dell'Ente, è necessario fare tutti un passo indietro, compreso Maurizio Cinque. Bisogna ridiscutere sul proseguire dell'amministrazione Cinque con tutte le carte in tavola, che per altro è una disponibilità che il Sindaco ha reso noto di avere. In difetto l'unica strada percorribile è lo scioglimento ed il voto fra un anno.