Stop allo "scippo" da parte dei privati, si avvii subito una sottoscrizione popolare
Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - La strada di punta La Guardia, più conosciuta come punta Scutolo, rischia di essere privatizzata. A lanciare l’allarme è l’associazione Verdi ambiente e società che non vogliono che venga sottratto ai residenti di Vico Equense un pezzo della loro storia, oltre che un luogo dal paesaggio mozzafiato. “La strada è a picco sulle cave, tra gli oliveti – ha scritto nel suo blog Franco Cuomo, coordinatore del circolo Aequa dei Vas di Vico Equense - con scorci panoramici eccezionali. La strada pubblica passava sotto un piccolo portone, con la scritta Barbara Cosenza e giungeva alla proprietà demaniale costituita da un piccolo oliveto che abbraccia la Torre, ricostruita o ristrutturata probabilmente agli inizi del 1800. Dalla Torre si osserva il panorama da Capo D’Orlando fino al Capo di Sorrento. E’ un sito bellissimo e ameno; gli abitanti di Seiano vi passavano la Pasquetta ed è segnalato su molte guide di trekking, anche all’estero. Purtroppo il demanio ha messo in vendita l’area e, senza l’acquisto da parte del Comune, si rischia la privatizzazione. Il proprietario del fondo confinante, sul quale insiste il tracciato della via pubblica, ha da anni chiuso il portone di accesso consentendo però il passaggio ai visitatori attraverso il suo fondo. Ora l’accesso è stato definitivamente chiuso. Un pezzo di storia e di paesaggio di Vico è stato amputato”. Ma i Vas non hanno intenzione di restare a guardare.
“Proponiamo al Comune – ha continuato Franco Cuomo - come già hanno stanno facendo per la Santissima Trinità, di acquistare dallo Stato questo bene, coinvolgendo i cittadini anche con una sottoscrizione popolare. Il Comune, inoltre, invece di lasciare in abbandono l’area, dovrebbe intervenire, per evitare sia il crollo della Torre, sia riqualificando la via di accesso, che si presenta ormai invasa di pezzi di mura crollate e ridotta ad un piccolo sentiero”. Quella sita in Punta la Guardia è una delle tre torri che caratterizzano lo stemma della città di Vico Equense. Rischia di andare incontro a un triste destino, come del resto è già capitato alla torre aragonese di Capo la Gala, abbattuta nella prima metà del secolo scorso.
“Dai dati e dalle cartografie catastali – ha continuato Franco Cuomo - si evidenzia che il proprietario del fondo avrebbe chiuso una strada vicinale di uso pubblico da 15 anni. Fino ad ora, passando per il fondo di questo imprenditore, l'accesso era comunque consentito e certamente, se questo accadeva, non era per una gentile concessione, ma perché appunto si trattava di una strada vicinale con uso pubblico. Oggi non è più così e non ci sono motivazioni addotte alla sua chiusura, se non probabilmente per un obiettivo finale dell’imprenditore che potrebbe essere quello di acquistare il fondo con la Torre e due ruderi. Inoltre, l’imprenditore adduce a giustificazione della chiusura che la zona sarebbe frequentata da tossici, che è stato rubato lo stemma della Torre e che la scala della Torre ed i muri di contenimento sono pericolanti. Insomma il degrado pubblico giustificherebbe l’acquisizione del privato. Ritengo sia clamoroso lo scippo di quest'area che è una delle più suggestive del territorio di Vico Equense”.
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