Vico Equense - Gennaro Cinque potrebbe presto rivoluzionare la giunta. E gli assessori tornano a rischiare il posto. Giorni tesi, importanti, in cui verrà scritta probabilmente la parola «fine» alla crisi politica dell’amministrazione comunale che, sia chiaro, al di là di aver passato indenne l’ostacolo del bilancio consuntivo, resta spaccata. Tante anime, poche certezze. Una situazione che il sindaco di Vico Equense sta valutando con calma senza scartare alcun tipo di ipotesi. Fra le tante, è rispuntata pure la volontà di cambiare registro e salutare senza troppi indugi tutti gli assessori che, un mese fa, su espresso invito del primo cittadino, prima si dimisero in tronco, salvo tornare in carica dopo il sì del consiglio comunale al bilancio con l’addio - non definitivo - allo scioglimento anticipato dell’ente municipale di via Filangieri. La tentazione del sindaco è evidentemente legata al discorso avviato da tempo con il gruppo dei «dissidenti » composto dai tre consiglieri comunali - Lora Cristallo che si è riavvicinata ai «colleghi» del Pdl, il presidente del consiglio comunale Maurizio Cinque della lista civica «Colline Vicane» eletto come successore del dimissionario Matteo De Simone e Andrea Balistrieri - che Cinque epurò dalla propria maggioranza a dicembre per contrasti e divergenze all’interno della coalizione di governo. Il sindaco potrebbe recuperare l’apporto dello schieramento messo alla porta, almeno in parte, con la improrogabile condizione di azzerare subito la giunta municipale e dare una svolta decisa all’empasse in cui versa da tempo l’amministrazione. Dal suo canto, Cinque è tornato alla carica richiedendo apertamente le dimissioni del presidente dell’assise cittadina, Maurizio Cinque, che non è detto che per il bene del Comune possa decidere di fare un passo indietro. Qualora ciò dovesse avvenire, il nuovo «gestore» del consiglio comunale sarebbe un fedelissimo del primo cittadino. Ma non Andrea Buonocore del Pdl, candidato indicato da Cinque per l’elezione e bruciato da franchi tiratori e opposizione con una bocciatura pesante, in consiglio neanche seguita dal vivo dal sindaco di Vico Equense. Voci non confermate, in tal senso, parlando di un altro scossone in arrivo. Con Buonocore intenzionato ad assumere una posizione indipendente con l’istituzione di un nuovo gruppo consiliare.
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martedì 4 giugno 2013
Giunta col fiato sospeso: c’è l’ipotesi azzeramento
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Gennaro Cinque potrebbe presto rivoluzionare la giunta. E gli assessori tornano a rischiare il posto. Giorni tesi, importanti, in cui verrà scritta probabilmente la parola «fine» alla crisi politica dell’amministrazione comunale che, sia chiaro, al di là di aver passato indenne l’ostacolo del bilancio consuntivo, resta spaccata. Tante anime, poche certezze. Una situazione che il sindaco di Vico Equense sta valutando con calma senza scartare alcun tipo di ipotesi. Fra le tante, è rispuntata pure la volontà di cambiare registro e salutare senza troppi indugi tutti gli assessori che, un mese fa, su espresso invito del primo cittadino, prima si dimisero in tronco, salvo tornare in carica dopo il sì del consiglio comunale al bilancio con l’addio - non definitivo - allo scioglimento anticipato dell’ente municipale di via Filangieri. La tentazione del sindaco è evidentemente legata al discorso avviato da tempo con il gruppo dei «dissidenti » composto dai tre consiglieri comunali - Lora Cristallo che si è riavvicinata ai «colleghi» del Pdl, il presidente del consiglio comunale Maurizio Cinque della lista civica «Colline Vicane» eletto come successore del dimissionario Matteo De Simone e Andrea Balistrieri - che Cinque epurò dalla propria maggioranza a dicembre per contrasti e divergenze all’interno della coalizione di governo. Il sindaco potrebbe recuperare l’apporto dello schieramento messo alla porta, almeno in parte, con la improrogabile condizione di azzerare subito la giunta municipale e dare una svolta decisa all’empasse in cui versa da tempo l’amministrazione. Dal suo canto, Cinque è tornato alla carica richiedendo apertamente le dimissioni del presidente dell’assise cittadina, Maurizio Cinque, che non è detto che per il bene del Comune possa decidere di fare un passo indietro. Qualora ciò dovesse avvenire, il nuovo «gestore» del consiglio comunale sarebbe un fedelissimo del primo cittadino. Ma non Andrea Buonocore del Pdl, candidato indicato da Cinque per l’elezione e bruciato da franchi tiratori e opposizione con una bocciatura pesante, in consiglio neanche seguita dal vivo dal sindaco di Vico Equense. Voci non confermate, in tal senso, parlando di un altro scossone in arrivo. Con Buonocore intenzionato ad assumere una posizione indipendente con l’istituzione di un nuovo gruppo consiliare.
Vico Equense - Gennaro Cinque potrebbe presto rivoluzionare la giunta. E gli assessori tornano a rischiare il posto. Giorni tesi, importanti, in cui verrà scritta probabilmente la parola «fine» alla crisi politica dell’amministrazione comunale che, sia chiaro, al di là di aver passato indenne l’ostacolo del bilancio consuntivo, resta spaccata. Tante anime, poche certezze. Una situazione che il sindaco di Vico Equense sta valutando con calma senza scartare alcun tipo di ipotesi. Fra le tante, è rispuntata pure la volontà di cambiare registro e salutare senza troppi indugi tutti gli assessori che, un mese fa, su espresso invito del primo cittadino, prima si dimisero in tronco, salvo tornare in carica dopo il sì del consiglio comunale al bilancio con l’addio - non definitivo - allo scioglimento anticipato dell’ente municipale di via Filangieri. La tentazione del sindaco è evidentemente legata al discorso avviato da tempo con il gruppo dei «dissidenti » composto dai tre consiglieri comunali - Lora Cristallo che si è riavvicinata ai «colleghi» del Pdl, il presidente del consiglio comunale Maurizio Cinque della lista civica «Colline Vicane» eletto come successore del dimissionario Matteo De Simone e Andrea Balistrieri - che Cinque epurò dalla propria maggioranza a dicembre per contrasti e divergenze all’interno della coalizione di governo. Il sindaco potrebbe recuperare l’apporto dello schieramento messo alla porta, almeno in parte, con la improrogabile condizione di azzerare subito la giunta municipale e dare una svolta decisa all’empasse in cui versa da tempo l’amministrazione. Dal suo canto, Cinque è tornato alla carica richiedendo apertamente le dimissioni del presidente dell’assise cittadina, Maurizio Cinque, che non è detto che per il bene del Comune possa decidere di fare un passo indietro. Qualora ciò dovesse avvenire, il nuovo «gestore» del consiglio comunale sarebbe un fedelissimo del primo cittadino. Ma non Andrea Buonocore del Pdl, candidato indicato da Cinque per l’elezione e bruciato da franchi tiratori e opposizione con una bocciatura pesante, in consiglio neanche seguita dal vivo dal sindaco di Vico Equense. Voci non confermate, in tal senso, parlando di un altro scossone in arrivo. Con Buonocore intenzionato ad assumere una posizione indipendente con l’istituzione di un nuovo gruppo consiliare.
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