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mercoledì 5 giugno 2013

Ripetitore a Massaquano, rinvio-bis per i controlli

Vico Equense - I controlli sulle emissioni dell’antenna di telefonia mobile a Montechiaro tardano ad arrivare e la minoranza è in subbuglio. «La buona politica di un’amministrazione si conferma nell’individuazione delle priorità: questa lo è, sia perché è necessario dare seguito a ciò che l’assise cittadina ha deliberato, sia perché lo richiedono il rispetto del principio di precauzione previsto dalla normativa europea, e soprattutto la necessità di rassicurare la gente». A tuonare contro l’immobilismo del Comune è la consigliera di opposizione, Claudia Scaramellino. «Siamo da gennaio ad aspettare prima che vengano individuati i tecnici comunali e poi che parta questa benedetta comunicazione all’Arpac. Una storia infinita». Dalle stanze di via Filangieri ancora devono partire i moduli che investano della vicenda l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania. una querelle che in pratica si protrae dal primo mese dell’anno. La delibera di consiglio comunale numero 45 aveva previsto l’insediamento di un tavolo di tecnici per elaborare un progetto di installazione delle antenne su tutto il territorio comunale e la verifica dei campi elettromagnetici esistenti, anche per le antenne di telefonia mobile poste su suoli privati, ma da allora di passi in avanti ce ne sono stati pochi. «Il tavolo si è insediato, i tecnici finalmente nominati ne hanno fatto richiesta, ma le verifiche tardano». Chiara e precisa nell’esposizione delle problematiche del paese la rappresentante di «In Movimento per Vico» teme anche per quelle che sono le tante proteste che gli abitanti del luogo stanno sollevando. «Allarmismo? Macché. Si devono dare delle risposte alla cittadinanza – evidenzia la Scaramellino -. La gente vuole risposte e ha anche il diritto di essere messa a conoscenza della situazione». L’incalzare del gruppo di minoranza chiede uno scatto da parte degli impiegati comunali incaricati della vicenda. «L’ufficio per il territorio, deputato a richiederle all’Arpac, giustifica il proprio ritardo con la mancanza di personale e il troppo lavoro da assolvere – conclude la consigliera comunale -. Confidiamo che nei tempi giusti ci sia questa richiesta. Non per noi, ma per gli abitanti della frazione che vogliono sapere la verità sulle emissioni dell’antenna ». (Fonte: Metropolis) 

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