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giovedì 25 luglio 2013

Faro del Sarno:importante lettera di Legambiente Campania alla commissione europea e alla regione sulla depurazione e la mancata riforma del ciclo delle acque

Le Istituzioni campane non possono restare sempre immobili Legambiente Campania alla vigilia dell’arrivo di “Goletta verde”nella nostra regione ha scritto un importante e documentata lettera al Commissario Europeo all’ambiente Janez Potocnik, al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando,a quello allo sviluppo economico Flavio Zanonato e al Governatore della Campania Stefano Caldoro .In essa ,oltre a sottolineare i ritardi e le carenze del sistema depurativo e fognario,si sottolinea come si sia scelta una strada di “collage”di interventi piuttosto che con un disegno organico di riorganizzazione di tutto il tema della gestione del ciclo delle acque e la programmazione di un efficiente e razionale modello di gestione. Il documento di legambiente fa rilevare come vi sino incongruenze nel sistema a cui non si mette mano. Sono oltre 600 gli impianti esistenti,,solo la metà è sottoposta a controlli e il numero di essi è inferiore a quelli stabiliti dalla legge,quasi tutti i controlli hanno dato esito di impianti non conformi. Vi è una frammentazione delle gestioni ,spesso separate di acqua ,fogne,depurazione e un eccessiva dimensione municipalista.Questo determina costi insopportabili per cittadini e imprese e na scarsa qualità dei risultati che ci porta ad acque di cattiva qualità in molte parti del litorale campano:gli stessi interventi programmati con i grandi progetti europei rischiano di arenarsi o di non dare i risultati attesi. “L’arrivo di Goletta verde in Campania e l’importante lettera di Legambiente alla regione,al Governo e alla Commissione europea accende ,ancora una volta i riflettori sulla necessità di una svolta profonda e di una seria riforma del ciclo integrato delle acque –ha dichiarato Paolo Persico-della rete Faro del Sarno.Le Istituzioni Campane riflettano seriamente sui rischi che si corrono s non si interiene subito per costruire modelli di gestione di fogne e depurazione improntati a modernità ed efficienza e se ,al tempo stesso non si programma un uso attento delle risorse idriche e si eviti di far giungere nelle acque rifiuti di ogni genere,scarti industriali e liquami ad ogni pioggia. Sono questioni molto serie che rischiano di penalizzare pesantemente la Campania. Legambiente dà un contributo di proposta e di riflessione che va raccolto .La Regione esca dall’immobilismo -ha concluso Paolo Persico”

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