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lunedì 30 settembre 2013

Truffato dalla fidanzata pensionato perde tutto

Coppia di stabiesi raggira anziano, gli tolgono 20mila euro 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Sorrento - Vedovo. Pensionato. Senza figli. 70 anni. Solo. E che negli ultimi mesi aveva all’improvviso riscoperto la voglia di amare. Cercava una donna che potesse affiancarlo fino alla fine dei suoi giorni, anche nei momenti più difficili della vecchiaia. Voleva sentimento e rispetto. Ma quando sembrava essere riuscito a trovare la persona giusta, si è ritrovato vittima di una maxi-truffa. Ha pagato 20mila euro in contanti al presunto fratello della sua futura consorte che, prima delle nozze, gli aveva chiesto i soldi per «conquistare» anche l’assenso al matrimonio dalla fantomatica madre dell’ipotetica moglie. Consegnato il denaro, la pseudo-partner è fuggita con il bottino insieme al vero marito, ovvero il fantomatico fratello. Poi le «proteste» del pensionato alle nozze andate in fumo e la restituzione del denaro con banconote contraffatte. Una storia agghiacciante quella che il 70enne ha denunciato nella querela affidata all’avvocato Massimo Esposito. Sul caso indaga la Procura della Repubblica di Torre Annunziata che ha avviato un’inchiesta su una coppia di origini stabiesi e residente da tempo a Sorrento che, stando alla denuncia, avrebbe raggirato l’uomo per un matrimonio farsa. La vicenda parte da lontano. Da quando il pensionato inizia a frequentare una donna, di vent’anni più giovane di lui. Simpatica, solare, disponibile. Che in realtà, d’accordo con il proprio marito, mette nel mirino il 70enne per mettere a segno una truffa. Ignaro del piano diabolico della coppia, l’anziano - noto a Sorrento per la sua genuinità ed educazione - inizia a provare qualcosa per la donna. Un sentimento di stima e affetto che continua a crescere con il passare dei giorni. Il pensionato sente nel profondo del cuore il desiderio di tornare ad «accasarsi » dopo la scomparsa della moglie. All’improvviso, arriva il colpo di scena. La donna, in un incontro, gli chiede di sposarlo e domanda anche al futuro «marito» garanzie sulla stabilità economica: si sente rispondere che l’anziano possiede 20mila euro, in contanti, conservati a casa.
 
Ed arriva l’ok. E’ un particolare che farà la differenza. Inizialmente il 70enne sente avversarsi quel «sogno» cullato da tempo, non gli sembra vero che una ragazza, molto più giovane, abbia intenzione di stabilire una seria relazione sentimentale suggellata dalle nozze. La storia va avanti a gonfie vele. Almeno in apparenza. Qui scende in campo il terzo protagonista, quello inatteso. E’ il marito della donna, che si presenta al 70enne come fratello della fantomatica partner dell’anziano chiedendo il pagamento proprio di quei 20mila euro «cash» per l’avallo definitivo ai fiori d’arancio. Soldi «necessari» per ottenere l’assenso al matrimonio da parte della suocera. Il pensionato non ha esitazioni, paga e non aspetta altro che le nozze. Ma succede che la pseudo-compagna non si fa più viva. Sparita nel nulla. Con i suoi soldi. Il 70enne telefona al «cognato», che lo liquida dicendogli che la madre della sposa si è opposta all’unione. «Ma allora ridatemi i soldi». Detto, fatto. Banconote fac-simile da 50 euro contenute in una busta e spacciate per buoni postali da incassare allo sportello di Sorrento. Inutile chiedere ragguagli alla direzione dell’ufficio postale. Truffato e tradito nei sentimenti, il pensionato decide di presentare una querela per truffa e circonvenzione di incapace. Parola, adesso, alla Procura.

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