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lunedì 21 ottobre 2013
Faro del Sarno: sequestro vasche e opere di Quindici è un monito per la Regione Campania a non ripetere gli stessi errori per il grande progetto Sarno
La Procura della Repubblica di Avellino ha sequestrato le opere realizzate per ridurre il rischi inondazione a Quindici. Si tratta di interventi di canali e vasche realizzati dopo la tragica alluvione del 1998 che fece tante vittime nei Comuni di Sarno, Quindici e Bracigliano.
La procura ha evidenziato come questi interventi lasciati senza manutenzione ordinaria e straordinaria siano divenuti dei veri e propri pericoli per la popolazione. Infatti queste opere sono ricolme di rifiuti sterpaglie e detriti.
Una situazione analoga si sta verificando anche in altri Comuni.
Questo provvedimento è un monito per tutte le Amministrazioni che progettano e realizzano opere senza un preciso piano di gestione.
E' tempo che si rifletta seriamente sul Grande progetto per la riduzione del rischio idraulico del bacino del Sarno: Infatti il piano portato avanti dall'agenzia regionale Arcadis presenta problemi notevoli proprio per l'assenza di un piano di gestione delle vasche e per una filosofia generale che è superata da tutte le buone pratiche nel nostro paese e nel mondo.
Arcadis l'agenzia regionale per la protezione suolo subisce il sequestro delle opere a Quindici per incuria e assenza di manutenzione e, contemporaneamente,va avanti a progettare opere dello stesso tipo per oltre 70 ettari e decine di milioni di euro d'importo.
E' un paradosso tipico della Campania che non fa tesoro degli errori del passato e non è capace di andare oltre una vecchia consuetudine che favorisce determinati interessi.
La rete Faro del Sarno proseguirà, insieme alle tante realtà che si sono mosse in questi mesi, la sua azione per impedire nuovi disastri e utilizzare le risorse europee per interventi efficaci e sostenibili.
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