Provini per il Grande Fratello al Palazzetto del Mare, parlano i ragazzi:
“Il mondo dello spettacolo resta ancora il nostro sogno... Ed è gratis”
Fonte: Rocco Traisci da Metropolis
Castellammare di Stabia - “E poi? Poi non lo so che succede,
poi si vede... Sognare è
gratis”. Non c’è più la ressa
degli altri anni, non c’è più lo
spasimo della pre-selezione,
entro/non entro, mi prendono/
non mi prendono. C’è
molta ironia. Anzi, auto-ironia
alle selezioni che la Endemol
Italia ha organizzato al Palazzetto
del Mare, dove è stata
allestita la tenda per i provini
proprio nell’enorme salone
congressuale dove fanno bella
mostra le storiche fotografie
della Fincantieri. Come a dire,
cari ragazzi, un tempo sì che
ci si spaccava il cuore di lavoro.
Ma l’idea che serpeggia
tra questi giovani è che non
c’è lavoro, certo, ma “a fare
l’operaio ci devi andare tu”.
Un ragazzo biondissimo con
boccoli e immagine fiera da
transgender, studia da infermiere:
“Sono solare, bella, intelligente,
comunicativa, perchè
non dovei essere presa?”.
Perchè ce ne sono due milioni
in giro per l’Italia a seguire le
selezioni, lo ammonisce un altro
aspirante showman, con il
capello avvoltolato nel gel: “E
allora il bello sarà questo, essere
presi su un milione”. C’è
con noi, ospite di Metropolis,
Alessandro Sortino, l’ex Iena
de La7, oggi con Corrado Formigli
a Piazza Pulita, in onda
stasera alle 21.15 per raccogliere
interviste ai ragazzi di
vent’anni che hanno perso la
speranza anche di sognare.
“Non c’è nessuno qui - chiede
- ma come mai il Grande Fratello
non ha più quel fascino
di un tempo?”. La risposta è
persino incoraggiante: “Meglio
accussì”, dice una ragazza
biondissima, la più bionda di
tutte. In effetti le schede degli
organizzatori si fermano sui
200 partecipanti ai provini (a
fronte dei 1000 degli anni passati).
Vengono chiamati uno
alla volta dopo aver lasciato
una prenotazione all’ingresso.
Quando noi e Sortino - ormai
volto noto della tv italiana - ci
presentiamo al ‘check in’ per
cercare di entrare nel ventre
del grande fratello, la ragazza
che raccoglie le prenotazioni ci
chiede nome, cognome, data
di nascita con la promessa che
saremo presto convocati all’interno:
obbediamo anche noi e
ci mettiamo in fila, in attesa
del nostro turno.
L’operatore
de La7 no, entra di ‘spighetto’
con la telecamera accesa
e molti pensano di essere già
in collegamento con Alessia
Marcuzzi. Pronto?Pronto?
Sono pronti, tutti. C’è un ex
pornodivo, un meccanico, un
carpentiere e anche ragazzi
semplici, meno pronti eppure
pieni di aspettative da un
mondo - quello dello spettacolo
- che per il momento
non chiede particolari facoltà
artistiche. Marco, 23 anni, da
Avellino si vede che ha sale
in zucca: “Se mi vedo a quarant’anni
ad Avellino? Spero
di no, io sogno di andare a Milano,
che é una città che amo,
dove l’idea è sempre quella di
poter e dover fare qualcosa.
Ho studiato, so presentarmi,
ho degli obiettivi e quindi non temo il futuro. Il Grande Fratello?
Un’opportunità di uscire
dal mio paese”, dice. Che è
l’esatto opposto di quello che
pensano tutti: “E che ne so, non
lo so cosa so fare, poi si vede”.
Prima che gli rivelassimo di
non essere quelli del casting
anche Marco ci aveva recitato
una pappardella a memoria:
“Sono determinato, riesco a
stare in gruppo, ma anche da
solo, amo gli amici e gli amici
amano me etc. etc.”. Poi, capisce
e si adegua: “Siamo tutti
delusi e disperati, ti sembra
una cosa normale, questa?”.
Sortino la butta in politica,
anzi, nei sentimenti della politica:
“Che ne pensate di Berlusconi?”
prova a stuzzicarli: “E’
una brava persona- rispondono
due su tre - e lo vogliono affossare
appena fa qualcosa di
buono”. Una ragazza vorrebbe
mandarlo a quel paese, ma si
frena: “Non me la mandate in
onda, questa, vero?”, diavolo
di un Cavaliere. “No, tranquillo,
Silvio non lo saprà mai cosa
pensi di lui”, ironizza Sortino.
Due ore prima, al ristorante il
Dubbio, al momento di pagare
il conto, una comitiva di anziani
venuti dal beneventano in
pellegrinaggio a Pompei aveva
aperto le danze con canti
e balli improvvisati lì per lì.
Telecamera accesa e tutti ad
esibirsi. Il Grande Fratello è un
stato d’animo, non un reality e
fare un po’ di spettacolo, suvvia,
è solo voglia di rompere
qualche schema. Come la sposa
che di mattina si era fatta
immortalare sulla cassa armonica,
in mezzo alla fanghiglia
della villa comunale in una
calda mattinata autunnale, lei
di bianco vestita e quel pelo
d’erba che riemerge dall’arenile
che fa poco nozze felici. Un
cane randagio, nero e grosso,
abbaia all’indirizzo di un cavallo
che traina un calesse da
corso Garibaldi, più in là sulle
panchine c’è gente che parla
da sola e sembra avere il cuore
affogato nei rimpianti, alle due
del pomeriggio non c’è più
un’anima in città. Eppure la
Villa Comunale è ancora piena
di gente.
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