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lunedì 7 ottobre 2013

«Solo la tv può dare speranze»

Provini per il Grande Fratello al Palazzetto del Mare, parlano i ragazzi: “Il mondo dello spettacolo resta ancora il nostro sogno... Ed è gratis”

Fonte: Rocco Traisci da Metropolis

Castellammare di Stabia - “E poi? Poi non lo so che succede, poi si vede... Sognare è gratis”. Non c’è più la ressa degli altri anni, non c’è più lo spasimo della pre-selezione, entro/non entro, mi prendono/ non mi prendono. C’è molta ironia. Anzi, auto-ironia alle selezioni che la Endemol Italia ha organizzato al Palazzetto del Mare, dove è stata allestita la tenda per i provini proprio nell’enorme salone congressuale dove fanno bella mostra le storiche fotografie della Fincantieri. Come a dire, cari ragazzi, un tempo sì che ci si spaccava il cuore di lavoro. Ma l’idea che serpeggia tra questi giovani è che non c’è lavoro, certo, ma “a fare l’operaio ci devi andare tu”. Un ragazzo biondissimo con boccoli e immagine fiera da transgender, studia da infermiere: “Sono solare, bella, intelligente, comunicativa, perchè non dovei essere presa?”. Perchè ce ne sono due milioni in giro per l’Italia a seguire le selezioni, lo ammonisce un altro aspirante showman, con il capello avvoltolato nel gel: “E allora il bello sarà questo, essere presi su un milione”. C’è con noi, ospite di Metropolis, Alessandro Sortino, l’ex Iena de La7, oggi con Corrado Formigli a Piazza Pulita, in onda stasera alle 21.15 per raccogliere interviste ai ragazzi di vent’anni che hanno perso la speranza anche di sognare. “Non c’è nessuno qui - chiede - ma come mai il Grande Fratello non ha più quel fascino di un tempo?”. La risposta è persino incoraggiante: “Meglio accussì”, dice una ragazza biondissima, la più bionda di tutte. In effetti le schede degli organizzatori si fermano sui 200 partecipanti ai provini (a fronte dei 1000 degli anni passati). Vengono chiamati uno alla volta dopo aver lasciato una prenotazione all’ingresso. Quando noi e Sortino - ormai volto noto della tv italiana - ci presentiamo al ‘check in’ per cercare di entrare nel ventre del grande fratello, la ragazza che raccoglie le prenotazioni ci chiede nome, cognome, data di nascita con la promessa che saremo presto convocati all’interno: obbediamo anche noi e ci mettiamo in fila, in attesa del nostro turno.
 
L’operatore de La7 no, entra di ‘spighetto’ con la telecamera accesa e molti pensano di essere già in collegamento con Alessia Marcuzzi. Pronto?Pronto? Sono pronti, tutti. C’è un ex pornodivo, un meccanico, un carpentiere e anche ragazzi semplici, meno pronti eppure pieni di aspettative da un mondo - quello dello spettacolo - che per il momento non chiede particolari facoltà artistiche. Marco, 23 anni, da Avellino si vede che ha sale in zucca: “Se mi vedo a quarant’anni ad Avellino? Spero di no, io sogno di andare a Milano, che é una città che amo, dove l’idea è sempre quella di poter e dover fare qualcosa. Ho studiato, so presentarmi, ho degli obiettivi e quindi non temo il futuro. Il Grande Fratello? Un’opportunità di uscire dal mio paese”, dice. Che è l’esatto opposto di quello che pensano tutti: “E che ne so, non lo so cosa so fare, poi si vede”. Prima che gli rivelassimo di non essere quelli del casting anche Marco ci aveva recitato una pappardella a memoria: “Sono determinato, riesco a stare in gruppo, ma anche da solo, amo gli amici e gli amici amano me etc. etc.”. Poi, capisce e si adegua: “Siamo tutti delusi e disperati, ti sembra una cosa normale, questa?”. Sortino la butta in politica, anzi, nei sentimenti della politica: “Che ne pensate di Berlusconi?” prova a stuzzicarli: “E’ una brava persona- rispondono due su tre - e lo vogliono affossare appena fa qualcosa di buono”. Una ragazza vorrebbe mandarlo a quel paese, ma si frena: “Non me la mandate in onda, questa, vero?”, diavolo di un Cavaliere. “No, tranquillo, Silvio non lo saprà mai cosa pensi di lui”, ironizza Sortino. Due ore prima, al ristorante il Dubbio, al momento di pagare il conto, una comitiva di anziani venuti dal beneventano in pellegrinaggio a Pompei aveva aperto le danze con canti e balli improvvisati lì per lì. Telecamera accesa e tutti ad esibirsi. Il Grande Fratello è un stato d’animo, non un reality e fare un po’ di spettacolo, suvvia, è solo voglia di rompere qualche schema. Come la sposa che di mattina si era fatta immortalare sulla cassa armonica, in mezzo alla fanghiglia della villa comunale in una calda mattinata autunnale, lei di bianco vestita e quel pelo d’erba che riemerge dall’arenile che fa poco nozze felici. Un cane randagio, nero e grosso, abbaia all’indirizzo di un cavallo che traina un calesse da corso Garibaldi, più in là sulle panchine c’è gente che parla da sola e sembra avere il cuore affogato nei rimpianti, alle due del pomeriggio non c’è più un’anima in città. Eppure la Villa Comunale è ancora piena di gente.

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