Sarà Peppe Breglia a ricoprire il ruolo di Executive Chef di Casa Sanremo. Da sempre amante della buona cucina, sono ormai cinque anni che lo chef di Vico Equense è riuscito a trasformare la propria passione in un vero e proprio lavoro. «Io nasco come restauratore, ed è un lavoro che continuo a svolgere, perché mi dà le mie soddisfazioni. Ma sono sempre stato un buongustaio, e fin da ragazzino desideravo mettermi alla prova in cucina. Ciro De Simone e Fofò Ferriere mi hanno dato fiducia. Grazie a loro due, ho avuto la possibilità di esprimermi».
E Peppe Breglia non se l’è fatto dire due volte, si è subito messo all’opera, ha sfruttato l’opportunità nel migliore dei modi, con gusto, dedizione, amore. Non a caso sarà Executive Chef a Casa Sanremo. «Mi sento fortunato. La mia passione è diventata anche un lavoro. la materia è molto vasta, nei prodotti, nella ricerca. È un’evoluzione continua, ma a me piace aggiornarmi, e vado avanti.
A Sanremo per me è la prima esperienza, ma da quello che mi hanno raccontato, sono sicuro che sarà una grande emozione. Per ora mi godo l’attesa».
Ma cosa sta preparando Peppe Breglia? Cosa accadrà quando la fiamma scalderà i fornelli e lui si metterà all’opera?
«Siamo studiando la linea. Sicuramente sarà una cucina tradizionale, verificata, con prodotti di alto livello. Avremo a disposizione prodotti di eccellenza italiana, e non voglio perdermi il gusto dell’improvvisazione». Il suo estro creativo è pronto a liberarsi, per la gioia di ogni palato.
Nell’attesa, possiamo sapere qual è il piatto preferito dell’Executive Chef di Casa Sanremo?
«Adoro il pomodoro pachino fresco, sia giallo che rosso. È l’ideale per uno spaghetto semplice e gustoso. Il connubio della mia cucina, e del mio essere, è proprio questo. Semplicità, genuinità, velocità, niente artifici e niente ingredienti complessi. In sostanza è quello che le persone vogliono, la semplicità. E questo si rispecchia anche nella mia persona».
Quali sono i suggerimenti per un ragazzo che vuole intraprendere questa carriera?
«All’inizio ci sono molti sacrifici da fare. Dev’esserci una grande passione, perché se ami quel che fai, il lavoro diventa divertimento. Ma ci vuole impegno, e l’impegno porta via tempo. E non bisogna mai perdere la voglia di imparare. Con Ciro De Simone, anche se c’è una certa differenza di età, mi trovo molto bene. È una bella squadra, e ogni volta ho la possibilità di apprendere qualcosa in più, di scoprire sempre nuove cose».
Questo modo di vivere il lavoro gli ha regalato innumerevoli soddisfazioni. «Ne ho avute davvero tante. L’ultima, in ordine di tempo, a Venezia, e per me è stata la più importante. Al time out area, alla Settantesima Mostra Internazionale del Cinema, due mesi fa, con Consorzio Gruppo Eventi, coordinati da Vincenzo Russolillo e Fofò Ferriere. Mi ha consentito di esprimermi, all’interno di un’area adibita alla preparazione e alla degustazione dei nostri prodotti. E ora c’è Casa Sanremo, un momento decisivo per la mia carriera».
Vive la sua passione con semplicità, Peppe Breglia. «Stare in cucina, vivere l’ambiente, le amicizie, collaborare, stare bene. Non chiedo altro. È una cosa che, nonostante i sacrifici, ti appaga l’anima. Con le persone giuste e la giusta coordinazione, anche 20 ore di lavoro non mi pesano più di tanto. E quando ti affacci in sala e vedi i volti dei commensali, capisci che il sacrificio che hai fatto in cucina si riflette nei loro occhi».
E noi tutti aspettiamo Peppe Breglia a Casa Sanremo, per vedere la magia compiersi ancora una volta. (Fonte: casasanremo.it)
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