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giovedì 23 gennaio 2014
Piano sociale di zona, il Comune impugna la delibera regionale che ha formalizzato il Commissariamento
Vico Equense - Il Comune di Vico Equense ha deciso di impugnare la delibera n° 592 adottata dalla Giunta Regionale della Campania il 20 dicembre scorso, che ha formalizzato il commissariamento di Vico Equense e Meta (ambito N33) con l’esercizio dei poteri sostitutivi a causa della mancata adozione e sottoscrizione della forma associativa e per la mancata adozione del piano di zona attraverso un accordo di programma. I due Municipi della Costiera, non è un mistero, entrarono in rotta di collisione con l’attuale coordinatore dell’organismo, su cui anche mesi fa si consumò un’autentica battaglia con la trattativa per la «pace» condotta dalle amministrazioni rimaste fuori dal Psz che, per rientrare, chiesero ufficialmente una sorta di rivoluzione ai vertici del Piano di zona. Così non è stato. No secco all’ipotesi di approvare la convenzione per la gestione in forma associata dei servizi che ha portato la Regione Campania a decidere per il commissariamento dell’ambito nominando un apposito funzionario ad acta. I Comuni di Vico Equense e Meta sono fuoriusciti dal Psz già dal primo gennaio 2011 con conseguente riordino dei servizi sociali offerti in gestione autonoma, sui propri territori, senza risultare destinatari di trasferimenti regionali a ciò deputati. Dal 2011 al 2013, nonostante la fuoriuscita dal piano sociale ambito NA 13, la Regione Campania non ha mai esercitato alcun potere sostitutivo. “La delibera regionale – rileva l’Amministrazione comunale – è assolutamente ingiusta e lesiva dei poteri e funzioni riservati esclusivamente all’autonomia degli enti locali ed in particolare per il Comune di Vico Equense. Perciò, l’Amministrazione comunale ha deciso di costituirsi in ogni grado di giudizio contro la delibera regionale.”
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