La Regione aveva sbloccato 130mila €: decisiva l’uscita degli enti dall’ambito territoriale
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense/Meta - E’ una sorta di finanziamento
«boomerang». Cioè
che è arrivato, con oltre tre
anni di ritardo, direttamente
dalla Regione Campania
ma che non può essere incassato
perché i Comuni
che ne dovrebbero beneficiare,
in questo caso Meta e
Vico Equense, hanno deciso
di proseguire a rimanere
fuori dal Piano sociale di
zona della penisola sorrentina
confermando pure per
il 2013 la volontà di non
sottoscrivere la convenzione
per la gestione in forma
associata dei servizi sociali.
E’ il caso dei 127mila euro
del fondo per la «Non autosufficienza
». Un programma
messo a punto dalla Regione
Campania, relativo al
2010, a cui si sono rivolti gli
enti municipali. Fra questi,
anche i Comuni di Meta e
Vico Equense. A oltre tre
anni di distanza, la Regione
Campania ha sbloccato
il finanziamento attivandosi
con l’amministrazione
comunale di Sorrento che,
proprio per i servizi sociali,
già all’epoca dei fatti - così
come avviene oggi per il
nuovo ambito, il numero 33,
nato dopo il «distacco» di
Capri e Anacapri che hanno
formato un organismo
«indipendente» - era l’ente
capofila del Piano sociale di
zona della penisola. I soldi,
insomma, sono arrivati ma
c’è stata una sorta di «restituzione
» all’ente regionale perché non possono essere
spesi. Il motivo?
La decisione
dei Comuni di Meta
e Vico Equense di uscire
definitivamente di scena
dall’ambito territoriale sorrentino.
Scelta assunta nel
settembre 2010 e su cui non
c’è mai stato un dietrofront
nonostante i tentativi, falliti,
di mediazione da parte di
sindaci e assessori delle altre
amministrazioni locali.
Meta e Vico Equense, non è
un mistero, entrarono in rotta
di collisione con l’attuale
coordinatore dell’organismo,
Gennaro Izzo, su cui
anche mesi fa si consumò
un’autentica battaglia con
la trattativa per la «pace»
condotta dalle amministrazioni
rimaste fuori dal Psz
che, per rientrare, chiesero
ufficialmente una sorta di
rivoluzione ai vertici del
Piano di zona. Così non è
stato. No secco all’ipotesi
di approvare la convenzione
per la gestione in forma
associata dei servizi che ha
portato la Regione Campania
a decidere per il commissariamento
dell’ambito
nominando un apposito
funzionario ad acta. Particolare
tensione a Vico
Equense dove l’opposizione
del gruppo «In Movimento
per Vico», con più interrogazioni
rivolte al sindaco
Gennaro Cinque, ha chiesto
un passo in avanti verso il
reintegro dell’ente nel Piano
di zona.
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