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giovedì 6 marzo 2014

Elezioni, Tito contro tutti. Scoppia la guerra nel Pd

Giuseppe Tito
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Meta - «Credo che l’atteggiamento del Partito democratico di Meta e di chi ha il compito di coordinarlo non sia stato troppo corretto». L’ex assessore Giuseppe Tito è innanzitutto meravigliato. «Sì, perché penso che quello che è successo non rappresenti una bella cosa nei miei confronti». Era all’oscuro dell’incontro dell’altra sera a cui hanno partecipato imprenditori, consiglieri e un assessore, ospiti del segretario del Pd di Meta, Nicola Mollica, che hanno discusso a lungo sull’ipotesi di mettere su una terza lista civica da proporre agli elettori. E che vada dunque a «superare» lo schieramento fedele proprio a Tito, ex assessore in uscita dalla maggioranza consiliare del sindaco Paolo Trapani che, dal suo canto, prosegue a lavorare nell’ombra per varare una squadra compatta per tentare di essere riconfermato alla guida dell’amministrazione comunale. Oltre a Mollica, stanno convergendo sul progetto «anti-Tito» il consigliere comunale di maggioranza Augusto Ercolano (vicino a Fratelli d’Italia), l’ex vicesindaco e ingegnere-capo dell’ufficio tecnico del Comune di Piano di Sorrento Graziano Maresca, l’assessore al contenzioso Francesco Pane, gli imprenditori Francesco Soldatini e Pietrantonio Cafiero, il commercialista Francesco Miccio, l’ex candidata alle amministrative Laura Attardi e l’esponente dell’opposizione Antonio Russo. La polemica oggi si fa incandescente perché Tito, esponente dei democratici, credeva che il suo partito, a Meta, lo sostenesse a prescindere da altre manovre verso la corsa alla fascia tricolore.
 
E invece, stando al vertice «bipartisan» dell’altra sera, le cose stanno cambiando. Una rivoluzione politica dietro l’angolo. «Sinceramente non so cosa sta avvenendo - interviene l’ex assessore di Meta, da giorni retrocesso a semplice consigliere comunale -. Io non posso far altro che esprimere grossa amarezza per quello che è avvenuto. Trovo abbastanza strano il comportamento del segretario del Pd, Mollica. Voglio un chiarimento immediato. In tal senso, non ho problemi a dichiararlo ufficialmente, mi sono attivato anche con i vertici provinciali del partito per capire il da farsi. Sono intenzionato a valutare qualsiasi aspetto della vicenda». Ma la sostanza non cambia: Tito sarà comunque candidato sindaco alle amministrative di Meta in programma il prossimo mese di maggio. «Ci mancherebbe altro, come ripetuto anche alla stampa dopo vent’anni di impegno politico è giunto il momento di provarci - sottolinea l’ex assessore -. Sono convinto delle mie possibilità. Ho voglia di proseguire a lavorare per il meglio, per il futuro della città di Meta che avverte il bisogno di un’accelerata». Per quel che riguarda invece il primo cittadino uscente Paolo Trapani, è in corso la «caccia» alle adesioni. Summit dietro l’angolo con gli alleati della maggioranza che intendono rimanergli al fianco. No all’alleanza elettorale con il presidente del consiglio comunale Pasquale Cacace, che avrebbe già dato il proprio assenso al progetto di Tito con una candidatura in lista.

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