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mercoledì 16 aprile 2014

Servizi sociali, la minoranza va all’attacco

“Una brutta figura del Sindaco Cinque” 

Vico Equense - “Avessero approvato la delibera proposta ad agosto dai nostri consiglieri, questa situazione non si sarebbe verificata.” IN Movimento per Vico torna all’attacco dell’Amministrazione comunale. L’argomento è la gestione dei servizi sociali e, soprattutto, la scelta assunta dall’Ente Municipale di uscire dal Piano sociale di zona. Nei giorni scorsi il Comune di Vico Equense ha perso, davanti al Tar, contro la Regione Campania in merito all’esercizio dei poteri sostitutivi ed alla nomina del Commissario ad acta. Il Tribunale ha rigettato la domanda sospensiva, proposta con il ricorso presentato dal Sindaco Gennaro Cinque di misure cautelari che aveva impugnato sia la delibera della Giunta regionale di commissariamento sia il decreto del Presidente Caldoro di nomina dell’Avvocato Giovanni Reggio quale commissario ad acta. Analogo ricorso, ugualmente respinto, era stato presentato anche dal Sindaco di Meta, Paolo Trapani. Il Collegio giudicante ha ritenuto che, in relazione al pregiudizio prospettato e alle censure dedotte in giudizio, non sussistono le ragioni per l’applicazione di misure cautelari. Secondo il Tribunale, il ricorso non appare assistito dal prescritto “fumus boni iuris”, sussistendo i presupposti per l’esercizio del potere sostitutivo nei confronti dei Comuni di Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Vico Equense, aggregati nell’ambito NA 33, risultati inadempienti all’obbligo di adottare il Piano di zona. Il commissario ad acta ha avuto 60 giorni di tempo per adottare, in sostituzione degli organi comunali elettivi, il Piano di zona e sottoscrivere l’accordo di programma. Un contenzioso, quello discusso dal Tribunale amministrativo che ha visto perdere l’ente del sindaco Gennaro Cinque. Da qui la stoccata dell’opposizione. “I cittadini di Vico – commentano - hanno pagato due volte la scelta insensata del Sindaco: Non partecipando alla distribuzione dei finanziamenti destinati ai comuni associati e non a quelli "isolazionisti" come Vico Equense; pagando le spese legali di un ricorso senza nè testa e nè coda che tutti sapevano che il Comune avrebbe perso.” In ogni caso, non è da escludere che il Comune di Vico Equense ricorra contro questa sentenza al Consiglio di Stato.

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