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martedì 27 maggio 2014

Chiusa la galleria di Seiano

Paralizzato il traffico sulla statale sorrentina. Chilometri di code sui due versanti di Vico Equense e Meta

Vico Equense - Traffico ad andamento lento, rallentamenti e code sulla Statale sorrentina. Da ieri sera è chiusa al transito veicolare la galleria di Seiano. Il traffico deviato nel centro di Vico Equense. La galleria rimarrà chiusa fino alle ore 15 di venerdì. Lo stop ai veicoli disposto per i lavori di completamento delle opere civili, degli impianti tecnologici e di sicurezza del nuovo megatunnel Pozzano-Seiano, la cui apertura è prevista per fine luglio-inizio agosto. Due pattuglie della polizia municipale di Vico Equense si posizionate ai due ingressi della città, nei pressi della stazione della Circumvesuviana e in via Cavottole, per gestire il traffico ed attenuare gli effetti degli ingorghi. Intanto, è stata fissata per giovedì una riunione in prefettura per discutere del futuro della megagalleria. Sindaci della Penisola sorrentina e rappresentanti degli albergatori della costa di Sorrento sono stati convocati, insieme ad Anas e Polstrada, per cercare una soluzione condivisa al problema del transito dei tir. "Assurdo - dice Gennaro Cinque -, che dopo tutti i soldi spesi per la galleria i mezzi pesanti poi debbano passare per il centro di Vico Equense.” Infatti, secondo la Polstrada il nuovo megatunnel Pozzano-Seiano non è adatto a far passare i tir. La ragione è presto detta: lunghezza e larghezza della galleria non consentirebbero, durante le ore del giorno, il passaggio dei mezzi di soccorso in caso di incidenti. Motivo per il quale la Polstrada ha autorizzato il passaggio dei mezzi pesanti solo dalla Mezzanotte alle 7 del mattino. I sindaci della Penisola sono comprensibilmente inferociti: il primo cittadino di Vico Equense, Gennaro Cinque, ha già annunciato ricorso e un'ordinanza che vieterà il passaggio dei tir lungo tutto il territorio comunale durante le ore del giorno (ordinanza che sarà quasi di sicuro impugnata presso il Prefetto). Resta ora un'opera faraonica che ha sventrato buona parte degli incantevoli Monti Lattari, e che segna, ancora una volta, il fallimento delle politiche di trasporto su gomma, a scapito di quelle su ferro (qualcuno si ricorda che di lì passa la vituperata Circumvesuviana?) e via mare.

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