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venerdì 15 agosto 2014

B&b e case vacanza fuorilegge, c'è un dossier in Procura: rivolta degli albergatori

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

I “furbetti” ci sono, inutile negarlo. Lo confermano anche i primi resoconti della polizia municipale che, così come un’estate fa, sta tastando palmo a palmo Massa Lubrense - soprattutto nelle frazioni collinari - andando a caccia degli “abusivi” del turismo. Si prova a stanare quelli che, senza alcun tipo di permesso, aprono Bed and breakfast o case vacanza alla luce del sole e piazzano sul tavolo tariffe da capogiro. Una mossa diffusa un po’ ovunque che procura danni sia a chi paga le tasse con regolarità per tenere a galla il proprio albergo sia al Comune di Massa Lubrense che si ritrova nella non facile posizione di dover fare i conti con somme legate all’imposta di soggiorno (la tariffa che devono pagare i turisti per ogni pernottamento) nettamente inferiori a quelle “nette” che si troverebbe a incassare se tutti rispettassero appieno la normativa. Ecco dunque che si accelera per mettere alle strette l’esercito dei fuorilegge. E non solo grazie ai controlli incrociati portati avanti dagli agenti di polizia municipale coordinati dal comandante Rossella Russo. E’ spuntato un corposo dossier al cianuro spedito dagli albergatori all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Leone Gargiulo e anche alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata che, una volta “studiato” il documento, potrebbe anche decidere di aprire un fascicolo e delegare le indagini alle forze dell’ordine.
 
La missiva è di quelle abbastanza pesanti: nelle pagine sono appuntati indizi e, addirittura, precise segnalazioni di strutture extralberghiere che, a detta degli imprenditori del comparto ricettivo di Massa Lubrense, rappresentano una zavorra perché violano la legge e comportano ripercussioni sulla tenuta del settore. Ma l’esposto, in ogni caso, va anche a tutelare tutti quegli operatori, titolari di B&b e case vacanza, che non “dribblano” le maglie della giustizia e si fanno carico di onori e oneri così come imposto dalla legge facendo grossi sacrifici, in particolare in un momento difficile e di vacche magre. Anche l’Abbac ieri mattina è scesa in campo sulla questione tracciando addirittura la mappa dell’illegalità nel settore turistico che sarà ufficializzata a stretto giro. L’associazione, in un comunicato, ha anche annunciato che «fornirà indirizzi e contatti di soggetti che ingannano i turisti con offerta di servizi non garantiti proseguendo con il lungo elenco di case vacanze gestite da società straniere e affittate a prezzi stratosferici in penisola sorrentina e costiera amalfitana». La questione, insomma, assume decisamente contorni interessanti che potrebbero avere ripercussioni di carattere legale.

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