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venerdì 15 agosto 2014

Guardia Costiera. Esplorando in mare... Consigli ai diportisti

Tra i soccorsi più impegnativi, fino ad ora si registrano 3 casi ai affondamento di unità da diporto nelle acque della penisola sorrentina e del litorale stabiese

Nonostante le tante giornate di cattivo tempo, che hanno caratterizzato la prima parte di questa stagione estiva, il traffico di imbarcazioni lungo la penisola sorrentina non è mancato, così come non sono mancati gli incidenti che hanno interessato le imbarcazioni. Si può parlare di primo bilancio? Con il Ferragosto alle porte, ci avviamo ad affrontare il periodo clou della stagione estiva, consapevoli che sarà necessario il massimo sforzo. Intanto è presto per parlare di bilancio, anche se nelle scorse settimane i militari della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia hanno già effettuato alcuni interventi impegnativi di soccorso in mare ad imbarcazioni in difficoltà. Quali sono stati, gli interventi di soccorso più impegnativi? Fino ad ora si registrano 3 casi ai affondamento di unità da diporto nelle acque della penisola Sorrentina e del litorale Stabiese. Dalla casistica, così come dall'esperienza passata, emergono 2 aspetti fondamentali: il primo è che troppo spesso si prende il mare con la propria barca senza aver verificato di tenerla in perfetto stato di manutenzione ovvero sprovvista delle dotazioni di sicurezza. Sulle dotazioni di sicurezza è importante ricordare che c'è un obbligo di legge che prevede delle dotazioni di bordo in base alla distanza dalla costa; l'altro aspetto fondamentale riguarda la violazione delle più elementari norme di prudenza. Ad esempio il diportista coscienzioso deve sapere perfettamente il carburante che ha a disposizione ed i consumi della propria unità. Rimanere in mare senza carburante è una grossa imprudenza.

Allo stesso modo è imprudente non fare arieggiare bene il vano che contiene il tappo di rifornimento carburante, dove i vapori generati dai residui di benzina possono saturare l'ambiente e creare seri pericoli di incendio. Ma bisogna dire che c'è anche la folta schiera di diportisti attenti e scrupolosi, che oltre a curare la perfetta manutenzione dell'unità, rispettare l'obbligo di dotazioni, consulta il bollettino meteo prima di uscire in mare. Cosa può dirci invece sulla pratica degli sport acquatici? Gli sport acquatici rientrano tra le attività disciplinate con ordinanza dell'Autorità Marittima. (ordinanza n°14/2014 della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia consultabile sul sito internet della Guardia Costiera). Una volta c'era il caro sci nautico ed il sano wind-surf. Oggi la regolamentazione cerca di essere "al passo con i tempi", prevedendo tutte quelle attività e quelle attrezzature ludiche che vengono continuamente inventate. Pensiamo, ad esempio al kite-surf, al traino di "banana boat" e di piccoli gommoni ed al paracadutismo ascensionale. Questi sport sono tutti soggetti a regole ben precise, dettate dall'esigenza di prevenire possibili incidenti. Il consiglio che posso dare è quello di documentarsi prima di praticarli, per conoscere le norme da osservare, quali l'obbligo della patente nautica, le distanze dalla costa da rispettare, le dotazioni previste ecc.  Un ultimo consiglio? Il consiglio fondamentale è la prudenza e rispetto delle norme. La navigazione da diporto deve coesistere con l'attività di balneazione. Ciò sta alla base del divieto di navigazione nella fascia costiera, che nell'area stabiese e della penisola sorrentina è di 200 metri dalle spiagge e 100 metri dalle coste a picco. Nell'auspicare una tranquilla vacanza a quanti frequenteranno le nostre coste, faremo il massimo sforzo per essere a servizio dei cittadini, ricordando che possono mettersi in contatto con noi attraverso il numero gratuito 1530 per tutte le emergenze in mare.

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