Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Arrestato 49enne di Vico Equense per produzione illecita di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Sequestrate 15 piante di cannabis di altezza compresa tra 2 e 3 metri dislocate su due ampi terrazzamenti di circa 30 e 50 metri quadrati. L’operazione è stata compiuta dai carabinieri della stazione di Vico Equense che ieri hanno notato la presenza di una piantagione di marijuana, in un fondo presso la località Scrajo, sorprendendo l'uomo mentre si dedicava alla coltura delle erbe. Stava annaffiando le piante di cannabis, tagliando le erbacce superflue con una roncola e curando in ogni dettaglio la sua coltivazione di marijuana. Sembrava un bravo padrone di casa alle prese con il suo giardino. E invece era lì a sorvegliare e curare la piantagione di canapa indiana per un utilizzo illecito. Le piante, molto più alte della statura di un uomo, arrivavano fino a 3 metri. Il 49enne, con precedenti penali per furto, nel vedere i militari ha tentato la fuga a piedi lanciandosi da un’altezza di circa 5 metri sul terrazzamento sottostante. Ma la fortuna non l’ha assistito: il volo gli ha causato una frattura a un braccio. Nonostante la brutta caduta ha continuato a fuggire ma i militari lo hanno inseguito, bloccandolo e arrestandolo. Successivamente lo hanno accompagnato all’ospedale «De Luca e Rossano» dove è stato sottoposto alle visite dei sanitari. Anche uno dei carabinieri ha riportato delle lesioni conseguenti all’inseguimento, ricevendo alcuni giorni di prognosi. Dopo la perquisizione presso l’abitazione dell’uomo sono stati sequestrati, inoltre, 3 grammi di sostanza stupefacente. L’arrestato è stato condotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari. Rappresenta questo, uno dei rari casi di coltivazione di marijuana in terreni nei pressi del mare.
Più diffusa, invece, l’attività illegale nella zona collinare e montana. Risale a pochi giorni fa la scoperta dei carabinieri della stazione di Gragnano, aiutati dal settimo nucleo elicotteri di Pontecagnano, di 4 piantagioni di cannabis «indica» in località Vallone Fondica. In totale sono state rinvenute 430 piante dell’altezza variabile tra 1,7 e 2,3 metri e del peso complessivo di circa 500 chili. Le piantagioni, distanti fra loro alcune decine di metri, erano state coltivate in terreni demaniali, ricavati tra la fitta vegetazione boschiva. Lo stupefacente è stato estirpato e, previa campionatura, distrutto sul posto come disposto dall’Autorità giudiziaria, mentre proseguono le indagini dei carabinieri per identificare i responsabili della coltivazione. E’ di un anno fa, invece, la scoperta di una piantagione di marijuana a Monte Faito, in località Castagneto. Paragonata alla la Giamaica, sulla montagna si coltivavano in totale 250 piante di canapa indiana. Successivamente al sequestro, si è proceduto alla distruzione sul posto delle piante, estirpandole alla radice, cumulate per poi essere bruciate. Altra operazione simile è stata condotta qualche giorno fa nella zona di Trecase. Qui i militari dell’arma della locale stazione hanno tratto in arresto il 27enne Alfonso Balzano, residente a Boscotrecase e Raimondo Caso, 37enne, residente a Torre Annunziata. I due sono stati sorpresi mentre innaffiavano 13 piante di cannabis «indica», di altezza da 1 metro a 1 metro e mezzo, in un terreno precedentemente adibito a campo di calcetto e poi abbandonato.
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